Processo all'usuraio di Piazzola

E' accusato di aver prestato denaro anche al 120 per cento Nel corso dell'indagine sono state individuate otto vittime
ROSARIO LO NARDO E’ accusato di prestiti a tassi d’usura
ROSARIO LO NARDO E’ accusato di prestiti a tassi d’usura
 
PIAZZOLA SUL BRENTA.
Davanti al tribunale di Padova si è aperto il processo nei confronti di Rosario Lo Nardo, 71enne palermitano con residenza a Piazzola sul Brenta, cresciuto all'ombra di mafiosi come Totuccio Contorno, Antonio Fidanzati e Antonino Duca. Le accuse di cui deve rispondere sono di usura continuata e di estorsione. È il 22 aprile dell'anno scorso quando Lo Nardo (difeso dal penalista Riccardo Benvegnù) finisce in manette: lo arrestano i carabinieri di Venezia mentre sta ricevendo una tranche di mille euro da un "cliente". Quasi in contemporanea viene perquisita la sua abitazione a Piazzola in via della Cooperazione 29 dove sono sequestrati 65 mila euro in contanti, 100 mila euro in titoli e cambiali con gioielli e due Rolex d'oro forse dati in pegno da chi aveva ottenuto qualche prestito a tassi usurari. Già perché i tassi applicati da Lo Nardo erano oltre ogni limite: fino al 120 per cento rispetto alle somme prestate. Così una vittima, dopo aver ricevuto 6.300 euro in contanti, è stata costretta a consegnare un assegno postdatato di 7 mila euro con la promessa di versare 700 euro per ogni mese di ritardo nel pagamento. Un'altra vittima si è ritrovata a pagare 30 mila euro per un prestito di 18 mila euro. In tutto, le vittime individuate dagli investigatori risultano otto. E due fra queste sarebbero state anche vittime di una vera e propria estorsione messa a segno con la complicità della figlia di Lo Nardo e di altre due persone (già uscite di scena con un separato giudizio) pronte a minacciare, in modo molto pesante, per la restituzione del danaro. Molte vittime, quasi tutti commercianti, erano clienti delle slot machine o del tavolo verde al casinò di Ca' Noghera nel Veneziano. Un casinò frequentato come "cambista" (usuraio) da Rosario Lo Nardo, spedito nel Nord, durante gli anni '70, in soggiorno obbligato. Il processo continuerà il 13 marzo 2012. (c.g.)

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