Prostata, il robot riduce gli effetti collaterali

ABANO TERME. Il Centro di Urologia del Policlinico di Abano, tra i primi in Italia per casi di iperplasia prostatica trattati, è stato scelto per sviluppare l’innovativa metodica robotica “sexual sparing”. Il robot è stato presentato ieri dall’équipe del dottor Angelo Porreca. Rispetto all’intervento chirurgico di resezione transuretrale della prostata, questa procedura con la strumentazione Aquablation allevia significativamente i sintomi e gli effetti collaterali, che deteriorano la qualità della vita.

La drastica riduzione del rischio di eiaculazione retrograda è l’elemento di maggior interesse nello sviluppo di questa nuova tecnologia. Si tratta di una procedura minimamente invasiva che unisce l'acquisizione di immagini in tempo reale, la robotica e l’ablazione a getto d'acqua senza impiego di calore; il tessuto prostatico in eccesso viene asportato con precisione ed efficacia senza il rischio di effetti collaterali.

La procedura viene eseguita in sala operatoria, mentre il paziente e in anestesia generale o spinale. L’intervento dura meno di un’ora e il ricovero prevede una notte in struttura. Il Centro di Urologia di Abano compirà dieci anni nel giugno 2020. Nel corso della propria attività sono stati eseguiti dall’équipe di Porreca circa 1.700 procedure di chirurgia robotica. —

Federico Franchin

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