Raid alla Copernico «Vendetta sbagliata ma scuola assente»

PONTEVIGODARZERE. Ieri non è andato a scuola e non ci tornerà neanche nei prossimi giorni. È il ragazzino di prima media della scuola Copernico di Pontevigodarzere, vittima, secondo la sua famiglia, di atti di bullismo da parte degli studenti di terza media. Tanto che, l’altro giorno, a “risolvere la questione” ci ha pensato il fratello maggiorenne che all’uscita della scuola aveva preso a sberle due ragazzini accusati di essere gli autori dei maltrattamenti nei confronti del fratello minore.
«Mio figlio non vuole più andare a scuola, ha paura di ritorsioni da parte dei più grandi e non si sente creduto dagli insegnanti», dice la mamma del ragazzino, che infuriata ha deciso di rivolgersi alla preside della Copernico. «Sono stata io a chiedere un incontro alla preside, lei non mi avrebbe nemmeno chiamata. Domani (oggi, ndr) andrò con mio figlio a parlarci, voglio vedere se ha il coraggio di non credergli ancora». Intanto ieri la famiglia ha parlato con altri due insegnati del ragazzino. «In un’ora di conversazione i due professori non hanno motivato il malessere di mio figlio. Si sono limitati a parlare del battibecco di una settimana fa riguardo alle postazioni sui gradini del cortile, trascurando tutto quello che era già successo le settimane precedenti. In più hanno detto che mio figlio è vivace, non sta seduto in classe, non fa i compiti. A mio avviso se ne vogliono lavare le mani».
La mamma del ragazzino, che ieri pomeriggio ha presentato a sua volta un esposto ai carabinieri, ha intenzione di andare a fondo nella vicenda. «Porterò mio figlio dallo psicologo se necessario in modo che i traumi subiti vengano a galla e poi sbattuti in faccia alla scuola che in tutto questo tempo è rimasta a guardare». Infine, sottolinea la donna, non ha nessuna intenzione di scusarsi con la preside del Copernico. «Mi scuso invece con i ragazzini che hanno ricevuto una sberla da mio figlio maggiore, mi rendo conto ha esagerato. Ma non ho nessuna intenzione di chiedere scusa a nessun membro del corpo docente della Copernico».
(al.fer.)
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