Ritrovate nel vigneto le corone strappate alla Madonna con il Bambin Gesù

CURTAROLO. Ritrovate dopo due mesi le corone di Maria e di Gesù Bambino, i ladri le avevano gettate in mezzo a un vigneto. Un'intera comunità ha tirato un sospiro di sollievo, dopo lo sgomento determinato dal blitz del 9 novembre messo a segno da una banda di vandali ai danni del santuario della Beata Vergine Maria di Tessara a Santa Maria di Non, a Curtarolo. Si tratta di uno dei luoghi di culto più frequentati dell’Alta padovana, meta di pellegrini.
I malviventi, con un’accetta, avevano lacerato il portone in legno d’ingresso e una volta dentro la chiesa avevano rovesciato acquasantiere, rubato le poche monetine offerte per le candele e devastato l’altare. Presi da una furia assurda - stigmatizzata anche dal vescovo, Claudio Cipolla - erano andati ad infrangere la teca di vetro che proteggeva la statua della Madonna e del Bambino per rubare le due corone dorate poste sulla loro testa e gli orecchini della Vergine, dono di una devota. Una ferita autentica, per i parrocchiani. Ma nei giorni scorsi si è aperto uno spiraglio di luce. A raccontare il ritrovamento delle corone è Dimitri Pastorello, diacono della parrocchia di Santa Maria di Non: «Lunedì pomeriggio», spiega, «in un vigneto a circa 150 metri di distanza in linea d'aria dal santuario, sono state trovate le due corone, una di Gesù Bambino e una della Beata Vergine, e il filamento con alcune stelle posato sulla testa di Maria».
A ritrovare i due ornamenti sono stati i proprietari del vigneto che stavano lavorando nei campi; dall'erba, d'un tratto, sono sbucati i manufatti in latta. «Per noi», aggiunge il diacono, «hanno un valore profondo da un punto di vista affettivo, ma non sono preziosi, e quindi i ladri se ne saranno voluti liberare lanciandoli nel vigneto. Non li abbiamo trovati prima perché non erano visibili, c'era l'erba alta».
Tutto è bene quel che finisce bene: «La moglie del titolare del vigneto poco prima della messa delle 18.30 di lunedì si è recata al santuario per riconsegnare a don Leonildo Ragazzo, parroco di Santa Maria di Non e rettore del santuario di Tessara, le due corone. La messa doveva iniziare alle 18.30, ma per oltre un quarto d'ora i parrocchiani non hanno visto il don, e si erano preoccupati. Poi don Leonildo si è presentato e ha dato la bella notizia; tutta la comunità è stata felice di questo annuncio, si è attivato un passaparola che è arrivato a tutti i fedeli». Del fatto sono stati informati i carabinieri. «Purtroppo non sono stati ritrovati gli orecchini in oro».
Tessara ora fa festa: giovedì della prossima settimana, alle 20.30, verrà celebrata una messa di ringraziamento. «In quell'occasione le due corone verranno rimesse al loro posto. Non abbiamo mai perso le speranze in questi mesi ed ora siamo contenti, erano in buono stato», conclude Pastorello.
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