Safilo punta 63 milioni sulla produzione locale

PADOVA. Investimenti per 63 milioni di euro negli stabilimenti per rafforzare la parte di produzione made in Italy. E poi ancora una parte della retribuzione variabile legata alla redditività che diventa, per una quota pari a 300 euro, fissa. Questi due dei punti principali del nuovo contratto integrativo di Safilo, siglato nella notte tra venerdì e ieri da sindacati e vertici del gruppo dell’occhialeria.
Un rinnovo che coinvolge i circa 2.700 addetti che lavorano a Padova, Santa Maria di Sala, Longarone e Martignacco. L’accordo – che i sindacati benedicono – passerà ora al vaglio dei lavoratori. «Come organizzazioni sindacali e Rsu» recita un comunicato congiunto di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec «esprimiamo soddisfazione per il risultato raggiunto e cogliamo l’occasione per evidenziare l’importanza di questo accordo per una società come Safilo che ha visto, in questi ultimi anni, un continuo modificarsi del proprio essere per poter competere al meglio nel panorama dell’occhialeria mondiale. Nessuno avrebbe pensato, ma noi assieme ai lavoratori sì, che dopo le vicissitudini non molto brillanti si potesse arrivare alla sottoscrizione di una ipotesi di accordo di questa natura».
La novità principale è quella che va sotto il nome di flexible benefit. Si tratta di 300 euro che – sotto forma di buoni benzina e spesa, sanità e più in generale welfare – portano a un consolidamento di una parte del salario legato alla redditività del gruppo. In pratica, a prescindere dai risultati, l’azienda riconoscerà comunque a ogni dipendente 300 euro che potranno diventare (sopra la soglia del 6% di redditività) fino a circa 850 euro. Nell’accordo ci sono poi i 150 euro che l’azienda verserà a ogni lavoratore per la sanità integrativa; aumenti del 5% su vari parametri variabili della retribuzione; aumenti di 0,10 euro per il 2016 e di ulteriori 0,10 euro per il 2017 per il lavoro a turno; l’aumento dei part- time fino al 15% dell’organico complessivo (oggi la quota è al 12,5%). I premi sono riconosciuti, proporzionalmente, anche ai lavoratori a tempo determinato e a quelli in somministrazione occupati per più di sei mesi. «Si è saputo coniugare esigenze diverse sapendo accettare le sfide che venivano messe in campo» proseguono i sindacati. «Tutto questo grazie anche a Safilo che ha deciso e confermato di voler essere un’azienda moderna, con la capacità di non guardare solo la proprio business ma anche alle persone che contribuiscono a farla rimanere una grande azienda nel settore occhialeria».
Matteo Marian
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