Scienziati in arrivo da tutto il mondo per il saluto a Pozzan

Il professore di Scienze Biomediche va in pensione È nella classifica dei 10 migliori studiosi italiani

Un convengo internazionale per salutare il professor Tullio Pozzan, docente di Scienze Biomediche (ritenuto fra i 10 migliori scienziati italiani) che dopo quarant’anni di onoratissima carriera quest’anno va in pensione. E i colleghi, come si usa fare con gli accademici di rango, hanno organizzato un addio in grande stile: oggi, in aula magna del Bo, si riuniscono infatti scienziati di fama arrivati da tutto il mondo, dagli Stati Uniti a Israele, dal Canada alla Germania.

Sono i colleghi con cui Pozzan ha lavorato più intensamente durante la sua carriera, che è stata lunga e ricca di soddisfazioni.

L’ultima è arrivata appena un anno fa, con l’elezione all’interno della Royal Society di Londra, una delle più prestigiose associazioni scientifiche in assoluto. In città, Pozzan è stato promotore della Fondazione Ricerca biomedica avanzata Onlus di Padova e direttore scientifico dell’Istituto veneto di Medicina molecolare (Vimm), che ha contribuito a fondare. Dal 2012 è direttore del dipartimento di Scienze Biomediche del Consiglio nazionale della ricerca e i premi che gli sono stati tributati non si contano: tra i più importanti, si ricordano il Premio Feltrinelli per la Medicina, la Murlin Medal negli Stati Uniti, la laurea ad honorem in Medicina all’università di Ginevra. La sua attività scientifica si è concentrata sulla comprensione dei meccanismi che regolano i segnali tra le cellule, portando in questo campo allo sviluppo di tecnologie e concetti innovativi. Tra i suoi allievi ha avuto numerosi scienziati italiani e stranieri che oggi ricoprono importanti ruoli in varie università ed enti di ricerca: tra questi c’è il rettore dell’università di Padova, che a Pozzan è secondo tra i top italian scientist di ambito biomedico.

Una “classifica” internazionale che misura l’influenza degli scienziati sugli studi successivi, tenendo conto del numero di pubblicazioni e citazioni. E Pozzan (350 articoli pubblicati e circa 50mila citazioni) in questa classifica è il primo degli italiani. «Il convegno, organizzato dai miei colleghi più giovani» spiega il professore «è anche un’occasione per salutare tante persone con cui ho collaborato intensamente. Dopo tanti anni, quello che ti porti dietro sono i rapporti umani, l’affetto per gli allievi che hai cresciuto, le amicizie con persone di tutto il mondo e di tutte le razze e le culture. Per ovvi motivi, non sarà possibile salutarli tutti. Ma con particolare dispiacere sento la mancanza di Roger Tsien, premio Nobel per la Chimica nel 2008. É stato non solo un collega, ma l’amico di una vita. Ed è mancato due anni fa, ancora giovane. Ha deciso di essere con noi suo fratello, brillante scienziato anche lui, e devo ammettere che questo gesto d’affetto mi commuove». —

Silvia Quaranta

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