Scontri all’Euganeo, la partita di ritorno Catania-Padova sarà a porte chiuse

La decisione del giudice sportivo che ha inflitto un'ammenda di 10mila euro alla società etnea. Cinquemila euro ai biancoscudati che protestano: «Penalizzati per comportamenti non paragonabili». Gli arrestati siciliani per la guerriglia salgono a undici.

Tafferugli nell'intervallo di Padova-Catania (foto Piran)
Tafferugli nell'intervallo di Padova-Catania (foto Piran)

Si giocherà a porte chiuse la finale di ritorno della Coppa Italia di serie C, prevista il 2 aprile allo stadio di Catania, dopo gli incidenti avvenuti allo stadio Euganeo di Padova nella gara di andata, conclusa sul 2-1 per i padroni di casa.

La decisione è stata presa dal giudice sportivo, che ha inflitto inoltre un'ammenda di 10mila euro alla società etnea, mentre di 5mila euro ai biancoscudati.

La guerriglia urbana all'Euganeo vista dalla Tribuna Est: ecco cosa è successo

Il Calcio Padova, in una nota, «non può non constatare che la conseguenza pratica di tali decisioni penalizza in egual modo entrambe le società ed entrambe le tifoserie, sebbene i comportamenti non siano nemmeno lontanamente paragonabili».

Guerriglia all’Euganeo, il prefetto difende la polizia: «Intervento tempestivo, equilibrato, rapido»
Il prefetto Francesco Messina

Ringraziando i propri sostenitori «per aver mantenuto la calma» e le forze dell'ordine «per l'intervento ed il costante supporto», la società biancoscudata «auspica che, sin da ora, si possa tornare a parlare soltanto di sport, di aggregazione e di sostegno sano alle proprie squadre del cuore».

Gli ultras arrestati diventano undici

Nel pomeriggio di mercoledì 21 marzo la polizia ha individuato ulteriori tre ultras etnei che si sono resi protagonisti degli incidenti di martedì sera, 19 marzo, allo Stadio Euganeo di Padova. Il numero dei tifosi catanesi arrestati sale quindi a undici.

A Pescia, in provincia di Pistoia, è stato rintracciato e arrestato in flagranza differita un 36enne con precedenti specifici per reati da stadio, porto abusivo di armi, danneggiamento, percosse e guida in stato d’ebrezza, mentre a Catania sono stati rintracciati ed arrestati altri due sostenitori etnei, entrambi di 33 anni, uno dei quali con precedenti per reati contro la giustizia.
 

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova