Scuole aperte in estate, già 300 adesioni

In città è in atto una rivoluzione che vuole portare i bambini a scuola anche d’estate. Niente a che fare con la didattica al posto delle vacanze, ma un’idea nuova che parte da un concetto vecchio: conciliare lavoro e famiglia. D’estate infatti, alla chiusura delle scuole, per le famiglie degli studenti delle elementari e delle medie, parte l’affannosa corsa ai centri estivi o a soluzioni che impegnino i figli quando i genitori sono a lavoro. Che sia il campus a numero chiuso, la baby sitter o a casa con i nonni, spesso sono organizzazioni economicamente dispendiose o – nel caso dei nonni – che non tengono conto del necessario bisogno di socializzazione dei ragazzi.
la mia scuola è differente
E se rimanessero a scuola? Ma invece che fare i compiti, imparassero giocando? Tutto questo è “La mia scuola è differente”, un progetto venuto alla luce alcuni anni fa grazie a Fabio Rocco, maestro della scuola elementare Giovanni XXIII. Un progetto che sta prendendo piede velocemente, coinvolgendo altre scuole e partner con la precisa mission di allargarsi il più possibile.
Quest’estate coinvolge tutte le scuole del VII Istituto comprensivo: Stanga, Forcellini e Camin. Hanno aderito più di 300 studenti, ovvero più di un bambino su 3, scegliendo due soluzioni: giornata intera dalle 8.30 alle 16 per i bambini delle primarie o mezza giornata (dalle 9 alle 12) per i più grandi delle medie. Per un totale di 16 settimane, dal 5 luglio al 2 settembre, escluso agosto che non sarebbe stato un mese appetibile. Hanno aderito circa il 25% dei docenti: 25 su 110, l’anno scorso erano 12, esattamente la metà.
Il modello era già partito nel 2020 con la Giovanni XXIII e con un esperimento alla Ferrari di Camin. Ma per l’estate 2021 l’idea è ben strutturata e contempla anche settembre per l’accoglienza degli alunni delle prime elementari e delle prime medie.
utilizzare le aree verdi delle scuole
I campus si svolgono nelle scuole che vantano grandi aree verdi: Giovanni XXIII per la Stanga, Forcellini per l’omonimo rione e Levi Civita per Camin. Tutto questo è stato possibile grazie ai finanziamenti: alle famiglie viene chiesto un contributo minimo (15 euro per la giornata piena, 10 per la mezza giornata) e qualunque genitore si sia cimentato con i centri estivi, sa che sono contributi irrisori. Per quest’anno i finanziamenti hanno più voci: ci sono i fondi ministeriali del “Piano estate” che sono stati dati a tutte le scuole e che i dirigenti scolastici devono spendere entro il 31 dicembre; inoltre ci sono i finanziamenti del Patto educativo di comunità (fondi ministeriali che hanno solo le scuole che hanno realizzato i patti educativi); infine le risorse de “La mia scuola è differente” che, quest’anno, sono soprattutto indirette, grazie ai partners del progetto. In modo speciale l’Università con i dipartimenti di Psicologia dello sviluppo (con la professoressa Sara Scrimin) e Fisppa (con il professor Luca Agostinetto). Solo i tirocinanti di Psicologia sono 10 studenti preparati, entusiasti e pieni di grinta che mettono a disposizione 400 ore ciascuno. Mentre Scienze della Formazione si occupa del monitoraggio del progetto, ovvero cosa acquisiscono i bambini. Non bisogna infine dimenticare le associazioni coinvolte: la Fenice, la coop Renato Franco, le associazione EOS e ZaLab.
arte, musica, sport e scienza
I bambini e i ragazzi stanno sperimentando creatività, arte, ma anche scienza e natura; fanno sport, imparano a curare l’orto e si godono le letture animate dei libri di narrativa, laboratori di musica e di stoffa, il teatro (anche in inglese). E poi ci sono la “robotica”, la sostenibilità ambientale e una settimana full english. Tutto questo è stato possibile grazie alla dirigente del VII Istituto, Nuala Distilo, che assicura: «Sono molto orgogliosa dello sforzo profuso dai docenti che anche quest’anno hanno deciso di dedicare una parte del loro tempo libero per la realizzazione dei campus in tutti e tre i poli del nostro istituto. È un’occasione pensata nell’ottica della crescita culturale, umana e del benessere di tutte le studentesse e gli studenti del VII istituto comprensivo». E dietro le quinte ci sono tanti organizzatori: oltre a Rocco, Michela Andreatta, vicepreside, e Elena Oteri, maestra della scuola Forcellini. —
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