Serena meno affollata, c’è un piano Marinese: «Denuncio il dipendente»

Sul tavolo della prefettura c’è da settimane una lista di profughi da far uscire dal centro di accoglienza dell’ex caserma Serena. Conta più di una decina di nomi, a quanto pare, a cui si aggiungeranno di certo quelli dei migranti ritenuti responsabili dei tafferugli di giovedì e venerdì. «L’obiettivo è quello di alleggerire la Serena» sottolinea il prefetto Maria Rosaria Laganà, «ma oggi svuotarla tutta non è possibile». Intanto il presidente della società che gestisce l’hub ieri ha trascorso la giornata in questura e denunciato l’operatore contagiato: «Ha mentito sulla sua malattia».
La lista
La lista era stata redatta nei giorni precedenti l’emergenza Covid. Contiene i nomi di vari degli attuali ospiti e si divide fondamentalmente in due: da una parte l’elenco di quanti oggi possono uscire dal centro per questioni burocratiche (permesso di soggiorno ottenuto, o all’opposto scadenza dei termini e sconfitta nei ricorsi contro il diniego); dall’altra c’è invece l’elenco di quelli che da rimpatriare perché responsabili di reati o atteggiamenti contrari all’etica dell’accoglienza. «Fino a oggi non abbiamo potuto portare fuori nessuno», spiega il prefetto, «perché in periodo di emergenza Covid il ministero ha dato disposizioni di non far entrare e uscire nessuno dai centri. Ma adesso è diverso. Sarà di fatto un primo alleggerimento della struttura, a cui farà seguito un altro passaggio, cercando di trasferire in altre strutture territoriali alcuni ospiti», continua Laganà, che ribadisce: «Svuotare oggi la caserma Serena è impossibile, ma è nei piani del Governo».
il gestore: «la febbre truccata»
Ieri in Questura Gian Lorenzo Marinese di Nova Facility ha spiegato quanto successo con l’operatore. «È stato riaccolto nella struttura perché così dice la legge, e da quel momento sottoposto a tutti i controlli fatti in questi mesi di emergenza. La sua malattia è stata scoperta grazie alla nostra accortezza» spiega Marinese, «perché era malato ma per alcuni giorni ha negato di esserlo assumendo medicine per abbassare la febbre e passare indenne i controlli alla temperatura. Per scoprire l’inganno abbiamo fatto una vera imboscata scoprendo che aveva 38,5 mentre la mattina risultava avere 36,2». Di qui una denuncia ufficiale all’uomo da parte della Nova Facility che dice: «Meglio sia stato un nostro dipendente, i nostri protocolli di sicurezza hanno arginato le maglie larghe di un decreto sulle procedure di circolazione Ue ed extra Ue».
i contagi restano solo due
Ieri sera è arrivato intanto il risultato degli ultimi tamponi: nove test, tutti negativi. Un sospiro di sollievo. I contagiati nel centro sono quindi solo due: l’operatore pakistano e un nigeriano. Tutti i migranti resteranno in quarantena. —
Federico de Wolanski
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