Si chiude un’epoca Tabacchi esce da Safilo Ricavi a 324 milioni

PADOVA. Si chiude un’epoca: Massimiliano Tabacchi esce dal Cda di Safilo che manda ad approvazione una trimestrale di ricavi in crescita ma margini appiattiti dalla ristrutturazione in corso. Con il rinnovo del board al 2017, l’ultimo discendente della dinastia industriale cominciata con il nonno Guglielmo a Calalzo di Cadore nel 1934, cede il passo, suo malgrado. «Il Consiglio ringrazia Massimiliano Tabacchi per il significativo supporto dato al Consiglio e alla società durante tutti questi anni» si legge in una nota diffusa ieri. Consigliere dal 29 marzo 2010 (non esecutivo), Massimiliano Tabacchi è stato in passato co-amministratore delegato e vicepresidente di Safilo, Gruppo di cui la famiglia controlla ancora il 9,1%. L’assemblea ieri ha però nominato, tra le liste di minoranza, Guido Guzzetti (investitori istituzionali). Nel nuovo board a otto membri sono quindi entrati: Robert Polet quale presidente (primo indicato dall’azionista di maggioranza Hal con il 41,69%) Luisa Delgado, Jeffrey A. Cole, Melchert F. Groot, Marco Jesi, Eugenio Razelli, Ines Mazzilli. Ieri sono dati diffusi anche i risultati del primo trimestre: +10,6% le vendite per 324,3 milioni grazie anche alla forza del dollaro mentre resta debole il mercato asiatico. «Causa maggiori costi nell’area industriale non ancora compensati» e accantonamenti per obsolescenza di magazzino (di «marchi in procinto di uscire dal portafoglio») cala l’Ebitda dell’8,2% a 32,6 milioni. Il risultato netto è di 2,3 milioni ridotto dell’86% sui 16,5 del primo trimestre 2014. Alla fine di marzo 2015, l’indebitamento è sceso a 128,3 milioni. «E’ un trimestre dove abbiamo continuato a investire - dice l’ad Luisa Delgado - come previsto dai nostri piani per l’anno. Stiamo procedendo con l’implementazione della nostra strategia commerciale e con gli interventi di trasformazione della nostra supply chain destinati al miglioramento del margine industriale lordo e alla riduzione della cassa assorbita dal magazzino e prevediamo che questi interventi diano benefici crescenti nel corso dell’anno».
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