Spara e uccide un cane, ora il questore gli ritira 6 fucili e 2 pistole

All’agricoltore di Lozzo Atestino la polizia ha sottratto anche 48 cartucce. La proprietaria del cane: «Giusto così»

I fucili sequestrati all'uomo che ha sparato e ucciso il cane a Lozzo
I fucili sequestrati all'uomo che ha sparato e ucciso il cane a Lozzo

Venerdì 22 marzo pomeriggio aveva sparato e ucciso un cane a Lanzetta di Lozzo Atestino, ora gli sono state ritirate tutte le armi in suo possesso, ossia 6 fucili, 2 pistole, 48 cartucce di vario calibro. 

Ritirate al 64enne anche licenza di porto di fucile uso caccia, che la relativa denuncia di detenzione delle armi.

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La decisione è stata presa dal questore Marco Odorisio, lunedì 25 marzo. Si tratta del ritiro cautelativo ex articolo 39 Testo Unico Leggi di Pubblica Sicurezza (Tulps). «Il provvedimento del ritiro delle armi in via d’urgenza si è reso necessario in ragione dell’affievolimento e del venir meno dell’aspetto soggettivo relativo alla detenzione e al maneggio delle armi, come dimostrato nel caso in essere»  recita una nota della questura. 

L’agricoltore aveva ucciso un cane sparandogli 5 fucilate, salvo poi difendersi dicendo che l’aveva scambiato per una nutria. 

La proprietaria del cane ammazzato: «E’ un provvedimento giusto». 

Venerdì 22 marzo pomeriggio alcuni cicloescursionisti che transitavano lungo la ciclabile che costeggia il canale Bisatto, a Lozzo Atestino, hanno udito alcuni spari da arma da fuoco provenienti da un campo agricolo.

Chiamato il 112, la centrale di Abano Terme ha indirizzato sul posto la pattuglia dei Carabinieri Forestale. I militari hanno ritrovato la carcassa del cane, che presentava fori compatibili con arma da fuoco. Una volta sottoposta a sequestro, sono subito scattate le indagini sul luogo del delitto e, da alcuni testimoni sono stati raccolti elementi indiziari che hanno portato i militari a eseguire la perquisizione domiciliare a carico di un agricoltore del posto.

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