Sprecati 21 milioni di litri d’acqua per un tubo vecchio

Acquedotto colabrodo a Maserà: da due anni c'è una sorgente che sgorga in continuazione in un fossato in via Ca' Murà, a Bertipaglia

MASERA' Da due anni c'è una sorgente che sgorga in continuazione in un fossato in via Ca' Murà, a Bertipaglia, circondato da una rigogliosa vegetazione. Non è però un fenomeno naturale, ma lo scarico dell'acquedotto per tenere sotto controllo la pressione ed evitare lo scoppio a ripetizione della vecchia condotta in cemento amianto, con tutte le conseguenze.

«Il problema è che sono passati due anni» spiega Massimo Milan, residente nella zona che si è preso a cuore il caso «e finché non verrà costruita una nuova condotta continueremo ad assistere a questo spreco di acqua potabile pubblica. Dai due tubi escono circa 20 litri d'acqua al minuto, vale a dire 1.200 litri al giorno che in due anni superano i 21 milioni di litri d'acqua sprecati a nostre spese. Ho segnalato più volte il problema al Centro Veneto Servizi e alle autorità. Mi è stato risposto, dopo mesi di attesa, che era in corso di definizione un progetto per sostituire completamente la condotta. Ma finché non c'è una tempistica certa continueremo ad assistere a questo spreco».

Giusto in questi giorni il Centro Veneto Servizi fa sapere che il progetto «è stato approvato il mese scorso, per un importo di 282 mila euro, ed è stato inserito nel piano d'ambito aggiornato. La soluzione adottata è solo provvisoria e vi si fa ricorso nella minor misura possibile» spiegano i tecnici del Cvs «per evitare danni ben più gravi conseguenti alle rotture. In passato sono stati usati in modo non continuativo i due scarichi, ora ne viene impiegato solamente uno, a seconda delle esigenze, non tenendolo comunque sempre aperto. Quando questo viene attivato, il consumo di acqua, in base alle misurazioni eseguite in loco, è di 5 litri al minuto, quindi molto inferiore a quanto riportato dall'utente. In ogni caso con la sostituzione della condotta il problema sarà risolto una volta per tutte». 

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