Stazione Padova, riqualificazione Ifip in salita. Il Comune boccia la proposta inglese

PADOVA.
Si complica la strada per la riqualificazione dell’area ex Ifip, dietro la Chiesa della Pace. La proposta del gruppo inglese Stonehill (cioè uno studentato, una residenza per anziani e un grande albergo) si è scontrata contro l’irremovibilità di Palazzo Moroni. «Va realizzato quanto prevede il Pua in vigore», è stata la risposta dei tecnici comunali. Nessun aumento di cubatura e la garanzia di realizzazione di tutti gli spazi ad uso pubblico previsti dal piano. Piano che però scade dopo 10 anni dall’approvazione, il 21 aprile 2019.
La proposta inglese
Ad aver messo gli occhi sul grande terreno abbandonato vicino alla stazione è stata una società inglese specializzata in residenze per studenti. Si tratta dello Stonehill Group, guidato da Matthew Cartisser e rappresentato in Italia dall’architetto Ugo Reato.
Il progetto prevede la costruzione di un grande albergo, nella parte verso la stazione. Poi una serie di palazzine destinate a studentato, per un totale di 678 stanze. Infine una residenza per anziani con 123 appartamenti. Un’operazione da 65 milioni di euro che, nella prospettiva del gruppo inglese, avrebbe dovuto vedere le ruspe al lavoro già nei primi mesi del prossimo anno.
Difficoltà in Comune
Stonehill è arrivato ad opzionare il terreno dopo una trattativa lunga e travagliata con le società raccolte attorno all’ex Ifip. In particolare la Vanzo Immobiliare, l’Immobiliare Valli, la Mcs e Emicerchio, rappresentate dall’ingegnere ultraottantenne Aurelio Santinello.
Ma la parte più difficile deve ancora arrivare. A Palazzo Moroni infatti hanno ovviamente apprezzato la volontà degli inglesi di investire in Italia e in particolare su Padova, dopo che operazioni simili sono state realizzate da Stonehill a Bologna e Pisa. Ma i limiti dell’operazione non possono derogare dal masterplan del 2009.
La progettazione era stata seguita, per conto di Stonehill, da un importante studio di architettura padovano che aveva elaborato un progetto più aperto a ricadute positive per la città. Nei mesi scorsi, però, è stato bruscamente allontanato, peraltro senza saldare i dovuti onorari.
il piano urbanistico
Cosa prevede il piano urbanistico del 2009? C’è una cubatura residua di 120 mila metri quadri (visto che 36 mila sono già stati utilizzati per la costruzione dell’Ipercoop). La destinazione è prevalentemente direzionale, in cui può essere inclusa anche una parte di commerciale o turistico ma anche il residenziale con un limite del 50%. Il Pua però scade il prossimo 21 aprile. Dopodiché si può concordare una proroga di 5 anni oppure rimettere tutto in discussione. Con la possibilità per l’amministrazione di ridurre la cubatura. —
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