Svuotata una cassetta di sicurezza bancario trovato con l’oro rubato

PIOVE DI SACCO. È nei guai il dipendente di una banca accusato di avere svuotato il contenuto di una delle cassette di sicurezza dell’istituto bancario in cui lavorava. Avrebbe fatto incetta di orologi e preziosi, per un controvalore di quasi 72 mila euro, tutti sottratti a un ignaro artigiano, cinquantenne, residente in città.
Sono queste le motivazioni per le quali i carabinieri della stazione di Piove di Sacco hanno denunciato G.P., un impiegato di 50 anni residente in un paese della vicina provincia di Venezia, dipendente della banca Carige di via Roma.
L’uomo attualmente è sospeso dalle proprie mansioni, in attesa di definire la propria situazione. Ad aggravare la sua posizione c’è però una parte del bottino, rinvenuta nella sua abitazione dopo una perquisizione. Quali siano state le motivazioni che lo hanno spinto ad agire in questa maniera non è ancora noto, certo che evidentemente nella sua testa il bancario pensava di avere commesso un furto perfetto, per il quale non avrebbe pagato dazio nè ora nè mai.
I fatti relativi all’ipotesi di reato risalgono al periodo intercorso tra i mesi di luglio e ottobre del 2014. Dopo un’approfondita indagine svolta nei mesi successivi, nei giorni scorsi gli inquirenti sono arrivati finalmente a risalire al colpevole dell’ammanco. Un insospettabile, un dipendente modello sul quale mai nessuno avrebbe neanche minimamente sollevato qualche dubbio in fatto di integrità.
Sicuramente neppure l’artigiano piovese che in quel periodo aveva posto in custodia, in una delle cassette di sicurezza della filiale, alcuni suoi beni di valore. Quale posto migliore del caveau di una banca. Convinzione sfatata solo qualche mese dopo. Quando dopo l’estate il correntista ha riaperto la cassetta accorgendosi, non senza stupore, che alcuni Rolex e diversi monili d’oro mancavano all’appello. Non gli è rimasto che fare denuncia ai carabinieri che hanno aperto l’indagine. Viste le circostanze le attenzioni non hanno potuto che concentrarsi sul personale interno e comunque su chi poteva avere accesso alle cassette di sicurezza o quanto meno conoscerne le dinamiche di funzionamento.
Ulteriori sviluppi sono poi arrivati dopo la perquisizione effettuata dai militari nell’abitazione del bancario. Sono stati rinvenuti due anelli d’oro giallo con pietre e rubini e un orologio Rolex Daytona che facevano parte dell’inventario degli oggetti scomparsi. Si tratta però solo di una parte, corrispondente a circa 20 mila euro di valore. Da capire che fine abbia fatto il resto, probabilmente già finito sul mercato e riciclato. Ora i carabinieri stanno cercando di verificare se siano stati commessi altri furti simili all'interno della banca.
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