Tenta la truffa telefonica ai danni di un’anziana, ma risponde la figlia che lo fa arrestare

E’ successo a Padova: il truffatore aveva puntato a una 89enne con la scusa della cauzione per il finto incidente stradale. Ma alla chiamata ha risposto la figlia della donna che ha concordato il pagamento di 9.000 euro e nel frattempo ha fatto allertare la Polizia

Il truffatore è stato arrestato dalla Polizia per tentata estorsione
Il truffatore è stato arrestato dalla Polizia per tentata estorsione

Nel pomeriggio di giovedì 9 gennaio, gli agenti della Squadra Mobile e delle Volanti della Questura di Padova sono intervenuti in via Fratelli Bandiera, dove è stato segnalato un tentativo di estorsione.

Il raggiro ha avuto inizio quando un malfattore ha contattato telefonicamente l’abitazione di un’anziana di 89 anni. Tuttavia, a rispondere è stata la figlia della donna, che si occupa quotidianamente di lei. Insospettita dalla richiesta di denaro per evitare l’arresto di un familiare coinvolto in un presunto incidente stradale, la donna ha intuito che si trattava di una truffa.

Per guadagnare tempo e consentire l’intervento della Polizia, la figlia ha finto di essere l’anziana madre, avviando una "trattativa" con i malfattori e concordando una cifra di 9000 euro. Nel frattempo la donna ha avvisato il figlio, che ha prontamente contattato il 113.

Poco dopo, un giovane di 21 anni, proveniente dalla provincia di Modena, si è presentato alla porta dell’abitazione qualificandosi come un “incaricato del Tribunale” venuto a ritirare la presunta cauzione. Mentre discuteva con la donna, gli agenti sono intervenuti sul posto. Alla vista della Polizia, il ragazzo ha tentato di fuggire a piedi, ma è stato fermato e arrestato dopo pochi metri.

Accompagnato in Questura, il giovane, risultato incensurato, è stato arrestato con l’accusa di tentata estorsione. Dopo il rito per direttissima, l’arresto è stato convalidato e il 21enne è stato condannato a due anni di reclusione e al pagamento di una multa di 500 euro.

 

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