Teste di maiale trovate a Camposampiero e Abano

MESTRINO. Di centri islamici ce ne sono altri, sparsi nella provincia, e raggruppano al loro interno comunità di fede musulmana, integrati nel tessuto sociale: provengono da Paesi diversi e sono accomunati dalla religione.
Normalmente non creano problemi, ma l’anno scorso due centri hanno subito altrettante pesanti azioni vandaliche: delle teste di maiale (animale considerato impuro dall’Islam) sono state appese alla porta dei due luoghi di ritrovo.
Il primo episodio era avvenuto ad Abano in aprile contro il negozio di via Primo Maggio adibito da tempo a luogo di preghiera del venerdì da parte dell’associazione culturale islamica Al Madina.
Il gesto non era stato rivendicato da nessuno, sebbene seguisse di qualche giorno la comparsa di uno striscione, che portava la firma di Forza Nuova, con la scritta «Abbiamo vinto a Lepanto, vinceremo ancora. Fuori l’Islam dall’Italia». Atti incomprensibili, visto che il centro culturale non aveva mai dato fastidio a nessuno né aveva subito minacce.
Esattamente come il centro islamico Mekka, insediatosi in via Vivaldi a Camposampiero: a settembre dello scorso anno, anche davanti alla sua porta era stata abbandonata la testa di un maiale, stavolta cotta allo spiedo. L’arrivo dell’associazione aveva suscitato qualche preoccupazione tra i residenti del quartiere Mogno, ma la situazione non era mai sfociata in azioni di intolleranza. (cri.s.)
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