Th Resort cresce e ora punta al primato
Padova, Cassa depositi investe 20,4 milioni acquisendo il 46% del capitale: «Diventeremo i leader del settore turistico»

PADOVA. «Entriamo nel capitale della società per supportarne la crescita, con l’ambizione di vederla diventare primo operatore nel mercato di riferimento. Il turismo è un settore strategico di particolare rilievo per l’economia del Paese e in continua crescita». Guido Rivolta, ceo di Cdp Equity, annuncia così l’ingresso nel capitale della padovana Hotelturist. La società che gestisce tutte le strutture ricettive a marchio Th Resort, uno dei principali player turistici nazionali fondato nel 1977 da Graziano Debellini, con il marchio Tivigest.
Ieri il Gruppo Cassa Depositi e Prestiti ha annunciato di avere acquisito il 46% del capitale della spa patavina, attraverso la controllata Cdp Equity, con un investimento di 20, 4 milioni di euro in aumento di capitale. L’ingresso servirà a «supportare il piano di sviluppo della società che prevede di raddoppiare le dimensioni aziendali con l’apertura di oltre 10 nuove strutture alberghiere nei prossimi cinque anni» spiega Cdp. L’operazione avrà poi un rilevante impatto occupazionale, in particolare al Sud, con 8 strutture: si punta infatti ad aumentare di 3. 500 unità gli addetti diretti e indiretti passando dagli attuali 5 mila a un totale di 8. 500.
Ieri è stato rinnovato l’intero consiglio di amministrazione della società padovana: accanto a Debellini, ci sono ora il ceo Gaetano Casertano (indicato da Cdp) con vice presidente esecutivo Giorgio Palmucci, ai vertici anche di Confindustria Federturismo. Quattro le new entry significative: Roberto Marsella (direttore Investimenti Cdp Equity), Silvio Canettoli ad di Gate Gourmet Italia, Giorgio Franceschi, ceo Isa Istituto Atesino di Sviluppo e Giovanni Raimondi, presidente della Fondazione Policlinico Gemelli.
L’ingresso di Cdp in Th Resort era nell’aria da qualche anno. Se ne parlò per la prima volta nel 2014. Allora l’ex Fondo Strategico italiano (Fsi), oggi Cdp Equity, entrò nel capitale di Rocco Forte Hotels (gruppo con sede a Londra e strutture cinque stelle lusso in Italia) con un aumento di capitale da 76 milioni per acquisire il 23% del capitale.
La sfida annunciata fu quella di creare un polo italiano del turismo mettendo insieme tutta la filiera: tour operator, gestori, portali di prenotazione ma anche il patrimonio immobiliare. Un polo-holding con diverse componenti di business dove Th Resort era stata individuata come la punta di diamante per i quattro stelle con importante focus sulla famiglia. E così è stato, ma tre anni di distanza.
La partnership con Cdp è stata testata a giugno 2017 quando Cassa Depositi, pcon il Fondo Italiano Turismo, ha rilevato da Th Resort le strutture di Marina di Pisticci (MT) e Marina di Sibari (CS), permettendo a Th Resorts di rafforzare il proprio posizionamento per famiglie nelle località di mare. In seguito Cdp ha sottoscritto con Th un’intesa per trasformare i due complessi immobiliari dismessi dell’ex Ospedale a mare al Lido di Venezia e dell’ex Colonia marina di Celle Ligure (SV) «in strutture ricettive in linea con il modello di
leisure & hospitality
».
Oggi Cdp Equity – eredità di Fsi, quel fondo voluto da Giulio Tremonti quando l’Italia era preda degli acquisti francesi che rastrellavano gioielli come Bulgari e Parmalat – ha partecipazioni di minoranza in 10 aziende italiane per 3, 7 miliardi di investimento.
Th Resort ha, invece, chiuso il 2016 con 46 milioni di euro di ricavi, 1, 7 milioni di Ebitda e 19 strutture alberghiere su tutto il territorio nazionale: 10 nel segmento mare e 8 in montagna. Negli ultimi anni, il piano di riorganizzazione e sviluppo ha visto anche l’introduzione di una nuova linea prodotto a brand «Markando»: un tour operator di lungo raggio per la creazione di pacchetti viaggio personalizzati in Oceania, Sud America e Sud Est Asiatico. È stato quindi lanciato il portale specializzato «Not Only Travel» che propone soggiorni in hotel in tutto il mondo a tariffe agevolate oltre a servizi accessori. Nell’ultimo anno Th Resort ha quindi abbandonate cinque strutture a bassa marginalità a favore di nove nuove strutture a maggior valore aggiunto. Oggi il segmento mare è arrivato ad appaiarsi per numeri a quello montagna che era stato il core business originale dell’azienda. Ma non è finita qui.
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