Tiziano Ferro, la gioia è una sera pop

A Conegliano l’artista, di nuovo in forma, regala al suo pubblico un concerto emozionante
Di Marta Artico
Sparvoli Conegliano Zoppas Arena concerto di Tiziano Ferro
Sparvoli Conegliano Zoppas Arena concerto di Tiziano Ferro

CONEGLIANO. Oltre due ore di musica ininterrotta, poche ma intense parole e tanta voce che ti entra dentro e ti scuote. È il doppio regalo di Tiziano Ferro ai fan della Zoppas Arena di Conegliano, venuti ad applaudirlo da tutto il Veneto per il doppio live di venerdì e ieri sera.

Il cantante di Latina ha tenuto sulle spine il suo pubblico dopo la cancellazione delle due date europee per un malore, domenica scorsa, ma giovedì dalla pagina Facebook aveva firmato un messaggio in cui confermava la sua presenza a Conegliano, dove si è presentato in forma smagliante.

Nella prima delle due date, venerdì, Ferro si è materializzato sul palco dieci minuti dopo le 21 in smoking nero. Prima di lui però, erano arrivate le note della canzone che apre l’European Tour 2015, “Perdono”, il brano che gli ha dato la fama e l’ha fatto conoscere in tutta Italia oltre dieci anni fa e contenuto nell’album d’esordio, “Rosso Relativo”, una canzone di Natale, allora come oggi.

Mani alzate, smartphone stretti in mano e puntati al centro del palco, per riprendere, registrare e poi condividere in diretta con gli amici. Uno spettacolo denso, sintesi di un anno meraviglioso: Tiziano impugna il microfono e non lo molla più, se non per ballare sulle note di “Xverso” (sul palco salgono dei ballerini vigili del fuoco), “L’Olimpiade”, “Raffaella è mia”, “Il Vento”. Numerosi cambi di scena e di abito, prima in scuro, poi in completo rosso cangiante, per diventare più casual verso la fine del concerto e tornare a vestire i suoi abiti tradizionali, jeans, maglietta e giubbino di pelle.

Ad accompagnare la performance raggi laser colorati, giochi di luce e mapping 3D, mentre ad avvolgere il cantante come in un caleidoscopio, sezioni architettoniche e iperpanorami di città che ricreano il mood dei brani che susseguendosi, uno dopo l’altro, raccontano la vita di Tiziano e quella di ciascuno di noi.

Sul palco alla chitarra anche Andrea Rigonat, marito della cantante Elisa. Ma a regnare incontrastata, nelle oltre due ore no-stop, è la musica, vera protagonista della serata: le corde vocali del cantante di Latina, capace di trasmettere emozioni allo stesso tempo con le note basse quasi sussurrate di “Ti voglio bene” e l’estensione che sembra non finire di “Sere Nere”, non hanno mai smesso di far vibrare l’arena. Al pubblico veneto arrivato da tutte le provincie, citate una per una, Tiziano ha dedicato, tra applausi e urla, “L’amore è una cosa semplice”. Verso la fine del concerto la frase che si ispira alla preghiera della “serenità”, attribuita nel corso della storia a moltissimi autori: “God grant me the Serenity to accept the things I cannot change, Courage to change the things I can and the Wisdom to know the difference.” Dio mi conceda la serenità di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio di cambiare le cose che posso e la saggezza per conoscere la differenza.

Una performance intensa, fatta di presenza scenica e potenza vocale, in alcuni momenti commovente, che si è chiusa sulle note di “Incanto”: Tiziano prende in mano la telecamera, filma il pubblico e se stesso.

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