Tutti in rivolta contro le lucciole
PONTEVIGODARZERE. A maggio erano solo due o tre. Adesso, con l’arrivo delle temperature calde, sono già una decina. Sono le prostitute che, ogni sera, ma in particolare da giovedì a domenica, stazionano a Pontevigodarzere.
I posti preferiti vanno dall’incrocio con via Ferrero, sotto l’autostrada, sino all’Oltre Brenta, dalle parti di via Villa Laura. Ma, da decenni, il loro luogo prediletto è dietro le stazioni di servizio Esso e Q8, cuore del centro abitato dove vivono, senz’avere una piazza, i 5.000 abitanti della popolosa frazione della circoscrizione Arcella. Le lucciole, quasi tutte ragazze dell’Est, anche minorenni, non solo disturbano, pure sino alle quattro di notte, i residenti ed i pochi passanti nelle ore piccole, ma creano problemi anche ai titolari delle due aree di servizio, Adriano Rizzardo ( Esso ) e Marco Biasiolo ( Q8).
«Ogni mattina dobbiamo metterci con la scopa in mano a pulire i resti puzzolenti delle incursioni notturne delle lucciole e dei loro clienti», osserva Rizzardo, «troviamo non solo preservativi di tutti i colori e fazzolettini a valanga sparsi un po’ dapperttutto. Le signorine, purtroppo, usano il nostro distributore non solo come alcova, ma anche come toilette. Per mesi interi le abbiamo invitate ad espletare i bisogni fisiologici altrove con un cartello, ma il nostro invito non è servito a niente. Continuamo come sempre a sporcare nelle nostre aree di servizio».
Arrabbiato nero anche Marco Biasiolo. «Passi pure l’utilizzo della nostra stazione di servizio come luogo preferito per consumare il sesso a pagamento», sottolinea il gestore del Q8. «ma perché le prostitute non la smettono di utilizzare la nostra area come un gabinetto pubblico vero e proprio?»
Alcune volte sempre le lucciole, ma anche alcuni passanti by night decisamente maleducati e incivili, vanno a fare pipì anche dietro all’edicola, alle spalle della banca.
Felice Paduano
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