Una busta della spesa ai migranti per pulire il parcheggio del Prix

ARCELLA. Cinquanta firme per dire al Prix che deve pulire il proprio parcheggio. E siamo solo all’inizio. I residenti di via Avanzo stanno raccogliendo adesioni per chiedere al discount della via maggiore decoro dei propri spazi. Sono pronti a farsi da intermediari con una cooperativa, che lavora con i profughi sempre in via Avanzo, per proporre ai migranti di prestarsi a fare i netturbini in cambio di una borsa della spesa.
Il supermercato ammette sia le lamentele (tante) dei clienti, sia la situazione generale. Tuttavia alle dipendenti manca il tempo per pulire l’esterno due volte al giorno: «Puliamo al mattino», spiegano, «ma la sera non riusciamo a ripassare, tanto meno durante il giorno. Ad oggi non abbiamo ancora ricevuto alcuna petizione, quando la riceveremo la comunicheremo alla casa madre: non siamo certo noi dipendenti a prendere questo tipo di decisioni».
E il direttore del punto vendita è arrivato appena due giorni fa. Il Prix affaccia su due parcheggi: quello dell’ingresso principale su via Storlato, che è chiuso dal cancello e dunque lindo e pulito; e quello su via Avanzo che invece resta sempre aperto e si trasforma ogni giorno in una discarica a cielo aperto. Gli avventori entrano, comprano birra, cartoni di vino, cibo in scatola e di veloce consumo e poi lasciano tutto a terra, incuranti della zozzeria. Alcuni giorni fa i residenti dell’Arcella hanno incontrato l’assessore Andrea Micalizzi e anche al giovane amministratore hanno mostrato la petizione. «L’intervento pubblico è una possibilità», riferiscono, «non vogliamo arrivare ai ferri corti, speriamo di poter risolvere la faccenda civilmente, ma se fosse necessario l’assessore ci diceva che il privato ha il dovere di mantenere pulita e decorosa la sua proprietà. Dunque è possibile un intervento dei vigili urbani e del settore ambiente». In ultima ratio.
«Quello che facciamo fatica a capire», aggiungono i firmatari, «è che il market che c’era prima, In’s, pagava un ragazzo per pulire il parcheggio. Perché allora questo menefreghismo del Prix? Un negozio che apre in una zona non facile come la nostra ha il merito di volerci provare, ma dovrebbe avere anche la responsabilità di metterci più impegno, proprio perché il contesto è più spinoso. L’idea di coinvolgere i profughi che stanno in zona, a nostro avviso, avrebbe una doppia valenza: quella di risolvere il problema della sporcizia e quella di sensibilizzare su un altro capitolo (l’accoglienza) che, all’Arcella in particolare, spesso si presenta come un campo minato».
Elvira Scigliano
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