Un’infezione batterica al cuore ha stroncato Massimo Giora, aveva 53 anni

VILLANOVA DI CAMPOSAMPIERO. «Ci hai lasciato… senza parole». Con questo breve post la Fidas Gruppo Padovano Donatori Sangue Sezione di Murelle ha annunciato la morte del suo vicepresidente Massimo Giora.
Uno choc non solo per i donatori di sangue ma per tutta Villanova. Giora, 53 anni, magazziniere alla Bonaldo di Fiumicello, era molto conosciuto e molto stimato, un volontario sempre presente. Quando le necessità sociali chiamavano era il primo a rispondere: “Ci sono”. C’è sconcerto anche sulle cause del decesso di un uomo che stava bene prima di ammalarsi improvvisamente.
A stroncarlo è stata un’endocardite batterica acuta. Per tentare di salvarlo Giora è stato portato da un ospedale all’altro: ricoverato al Pietro Cosma di Camposampiero, è stato mandato a Castelfranco Veneto e poi a Treviso, è poi tornato a Camposampiero e infine trasferito a Cittadella.
«È stato un male fulminante» racconta l’amico e presidente Fidas Murelle Loris Contin «Solo poco più di 15 giorni fa avevamo passato una bellissima serata assieme. È cominciato tutto con una febbre alta, il tampone per il Covid era però negativo. La febbre è continuata giovedì, venerdì e sabato e il tampone era ancora negativo. Ma poi Massimo ha cominciato a stare molto male e il 19 gennaio è stato ricoverato a Camposampiero».
La situazione non è migliorata. Così è iniziata la ricerca dell’ospedale ancora più attrezzato, anche in vista di un intervento di sostituzione della valvola aortica. Non ha fatto in tempo ad affrontarlo perché Giora è stato colpito da emorragia cerebrale, che ha costretto ad un altro cambio di ospedale. Purtroppo il fisico, stremato, non ha retto e c’è stato un fatale arresto cardiaco.
«Per me era un fratello» aggiunge Contin «una persona veramente unica, un animo generoso di natura. Di qualsiasi cosa ci fosse bisogno lui diceva vado io».
È il secondo lutto che la Fidas patisce dopo la morte a soli 49 anni di Massimo Marin, avvenuta un anno e mezzo fa a Mira per incidente stradale. Massimo Giora non aveva mai sofferto di patologie cardiache. «Era una persona forte e sana» conferma la moglie Lidia Scapin «non fumava né beveva. Aveva un fisico forte, mai avuto niente. Però questo batterio quando entra fa grossi danni. Questo calvario iniziato con febbre anche altissima, si pensava al Covid, invece tre tamponi sono risultati negativi. All’inizio non riuscivano a capire da dove provenisse questa infezione, il batterio ha danneggiato la valvola cardiaca. Lui ha tenuto duro e i medici sono stati tutti bravissimi. Sono stata tenuta sempre aggiornata sulle sue condizioni».
Sabato alle 15 Villanova si stringerà alla moglie Lidia, ai figli Matteo e Giacomo, ad Elisa, alle sorelle Tiziana, Emanuela e Rossella nel dargli l’ultimo saluto. —
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