Vanoni: «A 80 anni mi sento bambina»

CONEGLIANO. Ornella Vanoni sceglie Conegliano per aprire venerdì alle 21 al teatro Accademia il suo tour 2014-2015 “Un filo di trucco un filo di tacco...l’ultimo tour”, dedicato alla vita e all’amore, che prevede un solo rientro in Veneto il 7 febbraio al Geox di Padova. La cantante e attrice milanese, che il 22 settembre ha festeggiato i suoi 80 anni presentando il triplo cofanetto “Più di me più di te più di tutto”, sarà accompagnata da Eduardo Hebling, basso e contrabbasso, Paolo Vianello, pianoforte e tastiere, Placido Salamone, chitarra, e Eric Cisbani, batteria e percussioni.
Signora Vanoni, ci spiega il motivo del titolo dello spettacolo?
«Quando ero ragazza e dovevo uscire mia madre non smetteva di ripetermi “Ricordati sempre: un filo di trucco e un filo di tacco!”. La frase mi ha perseguitata per tutta la vita. Povera mamma, questo tour l’ho pensato e scritto in suo ricordo, ma dentro ci sarò io, io tutta intera. Sarà l’ultimo tour con uno spettacolo vero e proprio, ma i concerti continuerò a farli, altrimenti muoio».
Cosa la spinge a mettersi a nudo in uno spettacolo teatrale?
«È raccontare la propria vita. Ormai la mia l’ho fatta - ne farò ancora un po’, spero - ma non ho nessuna difficoltà a raccontare di me».
Quali temi affronta?
«Molti temi li tratto con ironia, perfino l’amore se vogliamo non piangerci sempre su. Ma ci sono anche momenti seri, intensi. In questo lavoro, scritto con Federica Di Rosa, parlo anche con la luna, un’interlocutrice con cui mi consiglio. E canto, accompagna da musicisti eccezionali e le splendide proiezioni e scenografie di Giuseppe Ragazzini».
Come si sente davanti ai suoi ottant’anni?
«Sono stupefatta, come se la bambina che è in me saltasse fuori per guardarmi. Credo che proteggere la propria tua parte infantile allunghi la vita e la gioia».
Si vedrebbe a cantare a 90 anni?
«Il jazz si può cantare anche a 90 anni, perché no? Anche se questo non è un paese per vecchi...».
Progetti per il futuro?
«Stare bene in salute e studiare un repertorio adatto per fare jazz, che è la mia vera passione. Paoli e io, quando ci frequentavamo, ascoltavamo tantissimo jazz. E la passione è rimasta in noi».
La musica è dunque la sua vita?
«Sì, mi fa volare. L’ho preferita al teatro perché ha un valore aggiunto».
Ingresso da 14 a 31 euro: www.vivaticket.it Info: http://accademiateatro.weebly.com.
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