Manca il medico di base, in mille protestano a San Vito di Vigonza

Uno striscione affisso davanti all’ambulatorio chiuso, pazienti costretti a spostarsi di 10 km. Manzi (Frazioni al Centro): «Entro due mesi stop ai disagi o i nostri consiglieri si dimettano». Il consigliere Tacchetto: «L’ambulatorio va riattivato almeno due volte a settimana»

Giusy Andreoli
Lo striscione davanti all'ambulatorio chiuso a San Vito
Lo striscione davanti all'ambulatorio chiuso a San Vito

Davanti all’ambulatorio chiuso dal primo settembre la protesta degli oltre mille sanvioti. «Il malcontento» spiega Alberto Manzi, leader di Frazioni al Centro «nasce da criticità irrisolte. Il sottopasso continua a rimanere chiuso generando traffico sempre più intenso e caotico; l’assenza di un medico di base costringe gli anziani a percorrere 10 chilometri per una ricetta. Non meno rilevante la situazione delle opere pubbliche: i lavori già deliberati per realizzare marciapiedi e mettere in sicurezza le strade non sono ancora partiti».

A fronte di questa situazione Manzi chiede ai due consiglieri comunali sanvioti di maggioranza, Niccolò Tacchetto e Marisa Girsenti, di fissare un termine di due mesi per avere risposte concrete. «Se nulla cambierà li invito a dimettersi e a tornare alla frazione» chiede Manzi «Tutti sanno che si sono spesi con impegno, ma un’amministrazione incapace di garantire la normalità non merita di essere sostenuta».

«Anziani e famiglie sono in difficoltà perché privi di un presidio sanitario di prossimità» dichiara Tacchetto «Spostarsi fino a Vigonza per l’assistenza medica richiede l’utilizzo di mezzi pubblici disponibili solo in determinati giorni e fasce orarie, un ostacolo insormontabile per molti. Numerosi residenti affetti da patologie gravi hanno scelto di non effettuare il cambio medico confidando che venga presto assegnato un sostituto stabile».

È stato richiesto con urgenza ai vertici locali e regionali di farsi portavoce all’Usl per una soluzione rapida. «La nostra proposta immediata è riattivare temporaneamente l’ambulatorio di San Vito prevedendo la presenza di medici almeno due volte a settimana» aggiunge Tacchetto «Nel frattempo, con altri paesani, ci siamo resi disponibili ad accompagnare alcuni cittadini al Distretto sanitario e a fornire assistenza nelle procedure online per la richiesta di ricette.

Anche Noventa è in situazione di carenza medica e diversi noventani si erano rivolti al presidio di San Vito. Auspico una soluzione condivisa tra Comuni e Usl per riaprire l’ambulatorio di San Vito». Il sindaco Gianmaria Boscaro si è fatto immediato carico delle richieste. «L’Usl in tempi record ha attivato la procedura per individuare il nuovo medico» afferma Boscaro «Il Comune di Vigonza mette a disposizione gratuitamente l’ambulatorio compreso di arredi, benefit che pochi possono garantire. Intanto già un migliaio di pazienti del dottor Varricchio sono stati presi in carico dai medici di Vigonza Medica in 15 giorni, risultato che non pensavamo possibile».

Il dottor Varricchio ha interrotto l’incarico esclusivamente per intraprendere la specializzazione in Medicina di Emergenza per poi prestare servizio in Pronto Soccorso. L’incarico era provvisorio a tempo con scadenza 2026 e non avrebbe comunque potuto accedere a un tempo indeterminato in assenza della formazione specifica in Medicina generale, ha chiarito il suo avvocato Matteo Intorcia. 

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