«Violentata da un amico dopo la festa»: a denunciare è una 15enne padovana

JESOLO. Violenza sessuale su una quindicenne, indagano i carabinieri sul litorale. Jesolo ritorna teatro di un episodio che desta molta impressione in piena estate. La violenza si sarebbe consumata in un appartamento del lido, dove soggiornava una compagnia di minorenni residenti nel Padovano. Avevano consumato molti alcolici e l’ebbrezza ha allentato molto le inibizioni.
La giovane e un amico 17enne si sarebbero dunque appartati in camera, come hanno testimoniato gli amici, senza che vi fossero però costrizioni di sorta. La decisione sarebbe stata presa apparentemente in accordo tra i due. Terminati i festeggiamenti, però, la 15enne ha vagato in città confusa per almeno tre ore fino a quando ha chiesto aiuto a un familiare contattandolo al telefono, raccontando di aver avuto un rapporto non consenziente con un altro giovane che si trovava con lei quella notte.
Il familiare che ha risposto alla telefonata con cellulare ha capito che doveva chiedere aiuto per la giovane che in quel momento sembrava in crisi, indifesa, quasi incapace di reagire e sotto choc.
Era uscita dall’appartamento ancora barcollante per vagare nella Jesolo di notte sola e spaesata. Allora ha dato l’allarme chiamando i carabinieri. È stato richiesto subito l’intervento di una pattuglia alla Centrale operativa della Compagnia di San Donà che ha prontamente attivato i militari delle stazioni Carabinieri di Jesolo e Cavallino Treporti.
Hanno così avviato le ricerche, raggiungendo l’appartamento al lido in cui erano i ragazzi e avviando contestualmente le indagini ascoltando anche i testimoni. Sono stati già effettuati dei rilievi nell’appartamento e anche effettuati dei sequestri nei vani, quindi individuato il giovane 17enne, coinvolto nell’episodio di presunta violenza.
Informata la Procura della Repubblica per i minorenni di Venezia che ha disposto la successiva audizione protetta della minore, necessaria in questi delicati casi che riguardano minori. La ragazza è stata trasferita all’ospedale di San Donà per un’accurata visita medica anche alla luce dello stato confusionale in cui si trovava e per effettuare tutti gli esami al fine di accertare se via sia stata una violenza sessuale. È stata sentita dagli psicologi oltre che visitata con particolare attenzione per accertare eventuali segni di violenza.
Gli accertamenti proseguono con il massimo tatto e riserbo da parte dei militari dell’Arma trattandosi appunto di una minore. L’incubo ritorna dopo l’episodio della violenza in spiaggia davanti a piazza Mazzini nell’agosto del 2018. Una 15enne giuliana, ma di origine straniera, era stata violentata da un 25enne di origine senegalese in spiaggia, poi rintracciato e arrestato suscitando un appassionato dibattito sulla cattiva movida e le frequentazioni in piazza Mazzini.
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