Razza rara e antichissima, gli asinelli Pippo e Pipino diventano star del canile

Pippo e Pipino, due rarissimi asinelli amiatini, vivono da due anni al canile San Francesco di Piazzola sul Brenta

Silvia Bergamin
Pippo e Pino
Pippo e Pino

«Non ci sono solo cani qui a Presina: da due anni abbiamo due ospiti speciali che conquistano tutti, Pippo e Pipino». Giovanni Tonelotto, referente del canile San Francesco, racconta con entusiasmo l’arrivo dei due asinelli amiatini che oggi vivono nel rifugio di Piazzola sul Brenta. «Sono animali intelligenti, miti e curiosi», spiega, «spesso li vediamo avvicinarsi a un gruppo di persone, come se volessero partecipare alle chiacchiere. E i bambini li adorano, li riempiono di carezze».

Gli amiatini, razza antica originaria dall’Africa e sviluppatasi in Toscana sul monte Amiata, hanno rischiato di sparire. «Ne restano meno di mille in tutta Italia, appena 984», precisa Tonelotto, «averne qui due ci rende orgogliosi, perché custodiamo un patrimonio di biodiversità». Non a caso l’asinello compare persino negli affreschi di Giotto alla Cappella degli Scrovegni, a Padova, prova di un legame secolare con la cultura locale. Al canile di Presina, dove ogni giorno decine di volontari si occupano dei cani abbandonati, la presenza di Pippo e Pipino ha portato un’energia nuova. «Sono diventati compagni di giochi e d’affetto, sia per gli animali ospiti sia per le persone», continua. «Ci ricordano quanto sia importante prendersi cura di tutti, non solo dei nostri amici a quattro zampe».

Tra un raglio e una carezza, i due asinelli hanno trovato la loro casa. «Qui vivono sereni, in mezzo alla natura e alle visite dei bambini. E ogni volta che li vedo penso che la vera ricchezza di un canile non sono solo i numeri di adozioni, ma anche la capacità di creare relazioni e sorrisi» conclude. —

 

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