Lo speciale, i segreti dei pesci ornamentali: una bellezza che richiede cura
Pesci sopra e in alto un laghetto ornamentale realizzato nel giardino di una villa in città. Adornano i laghetti di parchi e abitazioni private: se correttamente allevati sono specie molto adattabili e longeve

I laghetti di pesci ornamentali che spesso adornano parchi e ville, ma anche giardini di abitazioni private, sono una gioia per gli occhi di adulti e bambini. Le specie più comuni che si trovano in questi microambienti acquatici sono generalmente pesci rossi e carpe koi, entrambi appartenenti alla famiglia dei Ciprinidi. Questi pesci, se correttamente allevati, sono molto adattabili e longevi.
La salute
La salute e il benessere degli animali acquatici dipendono in primis da una corretta e consapevole gestione tecnica che possa garantire un ecosistema acquatico stabile. Tra i principali requisiti del laghetto ci sono dimensioni e progettazione ottimali; filtrazione performante; pulizia, manutenzione e controlli ambientali regolari; corretta gestione della nutrizione e sanitaria.
Grazie a una gestione attenta del laghetto è possibile creare un ambiente equilibrato in cui i pesci possono prosperare a lungo e senza stress.
Le malattie
Nonostante questi accorgimenti, anche i pesci, come tutti gli animali, si possono ammalare. Tra le malattie più gravi che possono colpire pesci rossi e carpe ci sono quelle virali che causano mortalità anche elevate.
I principali virus dei Ciprinidi sono l’herpesvirus di tipo 2 che colpisce i pesci rossi, l’herpesvirus di tipo 3 (anche noto come koi herpesvirus o Khv) e il carp edema virus (Cev) entrambi patogeni delle carpe sia comuni che koi.
Durante un’infezione virale, i pesci appaiono letargici, anoressici, tendono a respirare con la bocca (fame d’aria) e spesso mostrano lesioni alle branchie (aree biancastre, margini frastagliati) e alterazioni della cute (arrossamenti, iperproduzione di muco).

Un altro segno tipico di una infezione virale è l’enoftalmo: gli occhi appaiono infossati a causa dello squilibrio elettrolitico conseguente alla malattia. In alcune condizioni la mortalità può essere anche molto elevata. La temperatura dell’acqua gioca un ruolo fondamentale nella comparsa della malattia: questi virus infatti replicano solo a temperature comprese tra i 20 e i 30 gradi centigradi. Poiché la sintomatologia di queste malattie è molto simile e inoltre sono possibili anche infezioni multiple, per una diagnosi certa e la conseguente terapia è necessario l’invio di campioni a un laboratorio specializzato, come l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie. Gli esami di laboratorio si possono eseguire su soggetti morti o su esemplari vivi mediante campioni mininvasivi mediante il prelievo di alcuni apici branchiali (biopsia branchiale).
Precauzioni
La trasmissione di questi virus avviene principalmente da pesci malati a pesci sani, poiché i sopravvissuti a una infezione restano portatori asintomatici per lungo tempo e in alcuni casi anche per tutta la vita. L’introduzione di nuovi soggetti in laghetto ornamentale è quindi un momento critico che deve essere gestito effettuando sempre un periodo di quarantena associato ad esami di laboratorio. Si consiglia di mantenere i nuovi esemplari per almeno tre settimane a temperature tra i 20 e i 25 gradi centigradi in una vasca separata prima di introdurli nel laghetto.
Anche la regolare disinfezione dei retini e delle attrezzature utilizzate nel laghetto sono importanti per la prevenzione delle malattie, non solo quelle di origine virale. È infine importante ricordare che i virus degli animali acquatici sono specie-specifici: ciò significa che non possono infettare né l’uomo né nessun altro animale a sangue caldo.
Purtroppo non esistono in commercio vaccini per i pesci ornamentali, pertanto la prevenzione, la sorveglianza e l’informazione sono strumenti fondamentali per contrastare la diffusione di queste malattie.
Solo con una gestione consapevole e responsabile è possibile proteggere questi straordinari animali, capaci di donare bellezza e armonia.
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