Aiutare i bambini di Gaza: «Quando arrivano in ambulanza li guardi e ti manca il respiro»

Rebecca Fedetto, avvocatessa padovana, è la presidente di “Padova abbraccia i bambini Odv”. «Ho obbedito alla mia coscienza, il pensiero di quei bambini mi toglieva letteralmente il sonno»

L'avvocatessa Padovana Rebecca Fedetto
L'avvocatessa Padovana Rebecca Fedetto

Alla guida dell’associazione «Padova abbraccia i bambini Odv» c’è Rebecca Fedetto, avvocato padovano, attiva da sempre nel mondo del volontariato.

Avvocato Fedetto, cosa l’ha spinta a fondare un’associazione come Padova Abbraccia i Bambini?

«Ho solo obbedito alla mia coscienza. Le guerre, il pensiero di tutti quei bimbi feriti: il senso di impotenza di fronte a quello che sta succedendo da troppo tempo mi toglievano il sonno. Impossibile non cercare di aiutarli in qualche modo».

Da quanto tempo è impegnata nel volontariato e cosa rappresenta per lei questa

attività?

«Da 15 anni con Padova Ospitale Odv e Help for Life Foundation Onlus. È una parte fondamentale della mia vita e una delle cose che danno senso alla mia esistenza. Noi viviamo in un bellissimo paese, in una città a mio avviso meravigliosa, siamo fortunati. Ma comunque facciamo parte tutti dello stesso mondo e non è possibile fare finta che chi soffre non esista, tanto più se si tratta di bambini».

Come nasce l’associazione Padova Abbraccia i Bambini?

«Nasce semplicemente per la volontà urgente, mia e di alcune persone a me molto vicine,

di aiutare i bambini feriti, malati, malnutriti, bambini che vivono sofferenze terribili. In particolare a Gaza in questo momento».

Qual è la vostra missione principale?

«Aiutare quanti più bambini possibile a evacuare dalle zone di guerra per essere curati, accolti e inseriti in un tessuto sociale che possa regalare loro una nuova possibilità di vita.Chiaramentel’aspettoprincipale sono le cure. Ma oltre a questo hanno bisogno di assistenza sotto ogni punto di vista».

Quali necessità all’arrivo?

«Tutte. Arrivano senza nulla. Nell’immediato bisogna pensare all’alloggio, al cibo, al vestiario, alle esigenze di igiene, il tutto con barriera linguistica e tenendo conto della fragilità psicologica di queste persone che scappano dalla guerra, che hanno perduto i loro cari e le loro case.Inoltre vanno assistiti nelle pratiche burocratiche, permesso di soggiorno e richiesta di asilo, e l’inserimento scolastico per i bambini»

A Padova avete accolto Ahmed e Abdullah cosa si prova nel vedere arrivare questi bambini?

«Ho sentito letteralmente il cuore sciogliersi. Li guardi scendere dall’ambulanza sulla barella e la commozione toglie il respiro. Sono piccoli indifesi malati e sono terrorizzati. Vedere ora Ahmed che cammina, va a scuola, gioca è una gioia senza fine. Spero presto sarà così anche per Abdullah».

Come può la cittadinanza padovana aiutare concretamente la vostra associazione?

«Oltre alle donazioni, che comunque sono fondamentali, possono donare materiale (molti l’hanno già fatto,abbiamo una lista di beni utili che aggiorniamo in base al momento), o dedicare iniziative all’associazione».

Che messaggio vorrebbe lanciare a chi la sta leggendo?

«L’accoglienza è resa possibile da attività congiunta di Azienda Ospedaliera, Prefettura e Comune e voglio ringraziarli perché ci consentono di credere ancora che un mondo migliore sia possibile. Ai cittadini voglio dire: non pensate di non poter fare nulla e di non contare, insieme possiamo fare molto, e ricordate “chi salva una vita salva il mondointero”».

Come aiutare

Padova aveva già aperto le porte ai bambini feriti a Gaza il 14 febbraio. Sempre grazie all’impegno dell’associazione Padova abbraccia i bambini, in coordinamento con Prefettura e Comuni, era arrivato il piccolo Ahmed, ustionato per il quaranta per cento del corpo, con la madre e due fratellini: era stato ricoverato nel reparto di Chirurgia Plastica diretto dal professor Franco Bassetto.

Ora è la nostra occasione per farci trovare pronti davanti ad una richiesta d’aiuto che scava nel profondo e costringe tutti a decidere da che parte stare. L’obiettivo è dare un tetto e un supporto alle famiglie dei bambini che vengono qui a curarsi. Dalla parte della solidarietà o dalla parte di chi guarda. Noi abbiamo scelto di provare a fare la nostra parte.

E’ stato aperto un conto corrente ad hoc per favorire le donazioni all’associazione Padova Abbraccia i Bambini Odv, questo è il codice Iban: IT09S0103012190000004226104.

Per informazioni o segnalazioni di disponibilità scrivete a questa mail: cronaca@mattinopadova.it

 

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