Maratona solidale per i bambini di Gaza, Alì c’è: «Facciamo la nostra parte»
Il colosso della gdo entra nella squadra dell’operazione. Gianni Canella: «Prenderci cura della vita, là dove è più fragile, questa la mission». La Fondazione Francesco Canella donerà buoni pasto per i bambini e le famiglie

Anche i grandi scendono in campo. Il colosso della distribuzione alimentare Alì SpA ha deciso di abbracciare lo spirito dell’operazione di solidarietà sostenuta dal Gruppo Nem (che edita questo giornale), cavalcando lo slancio di generosità che sta muovendo così tante realtà del territorio.
La Fondazione Alì – Francesco Canella donerà dei buoni spesa per le famiglie dei bambini palestinesi arrivati da Gaza per le cure mediche. «È un piccolo gesto –– riflette Gianni Canella, consigliere della Fondazione –– che ci auguriamo possa restituire un frammento di serenità e di futuro».
Una serenità e un futuro che i bambini arrivati gli scorsi mesi dal teatro di guerra cercano disperatamente. Una serenità che gli è stata strappata via, come le bombe israeliane gli hanno strappato il fiato durante i raid.
E un futuro raso al suolo, come i missili hanno raso al suolo le loro case, le loro scuole, gli ospedali, i parchi, e tutto quanto avevano di caro.
«La Fondazione Alì Francesco Canella ha scelto di accogliere una richiesta di aiuto per i bambini che stanno per arrivare a Padova, in fuga da una situazione estrema, per ricevere cure indispensabili alla loro sopravvivenza», spiega così il presidente di Alì SpA, che ha raccolto l’appello lanciato alla cittadinanza di contribuire attivamente alla campagna di aiuti. Un modo anche di essere un modello, di dimostrare come chiunque, nelle misure di quello che ha e quello che può, ha modo di contribuire.
E quindi spiega: «Abbiamo deciso di fare la nostra parte, offrendo un sostegno concreto a loro e ai loro accompagnatori».
D’altronde non è difficile da immaginare: scappati da un teatro di conflitto brutale, i bambini e le loro famiglie sono scappati con quello che avevano. Con quanto sopravvissuto ai tanti raid, alle fughe verso i centri di raccolta sicuri, ai ricollocamenti quando quei centri sicuri non lo erano più.
I vestiti che hanno addosso e ricordi di morte e distruzione sono il loro unico bagaglio, insieme alla speranza di un futuro migliore.
«Prendersi cura della vita, là dove è più fragile: è questo il senso più profondo della nostra Fondazione», prosegue Canella, illustrando la mission voluta in memoria del padre Franco, fondatore dell’impero della grande distribuzione alimentare.
«Fondazione Alì – Francesco Canella», sottolinea poi il presidente, «nasce infatti per aiutare le persone più fragili e vulnerabili, in primis i bambini: creature che dobbiamo aiutare a crescere e proteggere con tutta la nostra forza».
Per raggiungere questo obiettivo, lavorerà in sinergia con la presidente della Fondazione, Rossella Marcante, e il vice Marco Canella.
A coordinare le operazioni di accoglienza è l’associazione “Padova abbraccia i bambini” che in questi mesi si sta prendendo cura di tutti gli aspetti della vita quotidiana. Compresa l’alimentazione dei due bambini in cura a Padova, nonché dei fratelli e delle mamme. Un obiettivo tutt’altro che facile, anche perché seguono tutti una dieta tradizionale halal: pasti che non contengono alimenti proibiti dalla religione mussulmana, come carne di maiale, e che sono stati preparati secondo certe regole, in particolar modo nel caso della carne.

Come aiutare
Il Mattino di Padova e il gruppo Nord Est Multimedia sostengono il progetto di accoglienza dell’associazione “Padova abbraccia i bambini”. Il progetto si chiama “Una casa per i bimbi di Gaza” e prevede, come obiettivo primario, di dare un tetto e un supporto alle famiglie dei bambini rimasti gravemente feriti a seguito dei bombardamenti di Gaza e della Striscia, e che grazie a un corridoio umanitario e sanitario gestito dalla Protezione civile italiana, d’intesa con le Prefetture e i Comuni, vengono (anche) a Padova a curarsi.
L’obiettivo della campagna di solidarietà è dare un tetto e un supporto alle famiglie dei bambini in cura a Padova.
E’ stato aperto un conto corrente ad hoc per favorire le donazioni all’associazione, questo è il codice Iban: IT09S0103012190000004226104.
Per informazioni o segnalazioni di disponibilità scrivete a questa mail: cronaca@mattinopadova.it
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