Una casa per i bimbi di Gaza, offerte per 20 mila euro
Privati, medici, istituzioni, imprenditori e grandi gruppi: la solidarietà di Padova. I numeri della campagna promossa dal nostro giornale a sostegno della Odv

Ventimila euro è l’ammontare raggiunto in meno di un mese di donazioni ricevute dall’associazione Padova abbraccia i bambini Odv, realtà che si sta occupando di accogliere e sostenere le famiglie arrivate da Gaza a Padova.
Al momento sono quattro i nuclei provenienti dalla Striscia: quella di Ahmed, 6 anni, arrivato a febbraio con il 40% del corpo ustionato, quella di Abdullah, 10 anni, malato di leucemia, arrivato a maggio, quella di Abdelrahaman, 7 anni, con ferite all’occhio destro e fratture alla gamba destra, e quella di Moatasem, 11 anni, con traumi e ferite alla testa, arrivati per ultimi lo scorso 12 giugno.
L’appello a dare loro una mano è presto risuonato in città, rilanciato anche dai canali del mattino di Padova, che si è proposto quale piattaforma di mediazione tra chi condivide i valori di solidarietà e accoglienza. In poche settimane non hanno tardato ad arrivare offerte economiche, anche rilevanti, come quella da 5 mila euro dell’imprenditore Davide Piran, preziose quanto le minori. Gli abiti, i beni di prima necessità e per la cura della persona.
Si sono spesi cittadini, imprenditori, istituzioni politiche e civili. I medici dell’Azienda Ospedale-Università, nei reparti di via Giustiniani, e i liberi professionisti. Hanno sposato la causa il presidente della Regione, Luca Zaia, il sindaco Sergio Giordani e la rettrice del Bo, Daniela Mapelli. Con l’obiettivo di rendere dignità a queste persone nelle mille forme che l’aiuto può assumere. Denaro e gesti.
Per citarne alcuni, Martina Schiavolin, studentessa universitaria di Rio di Ponte San Nicolò, farà da mediatrice culturale mentre il medico di medicina generale Stefano Bellon si è detto disponibile a visitare nei suoi ambulatori.
L’appello a spendersi è apparso qualche giorno fa anche nelle “stories” di Instagram della cantante padovana Chiara Galiazzo.
Tra i grandi marchi della distribuzione, il colosso della distribuzione alimentare Alì Spa si è impegnato a donare dei buoni spesa alle famiglie dei bambini palestinesi. C’è poi la casa in via Ceoldo, messa a disposizione dall’associazione “Amici di San Camillo”.
Al fianco dell’iniziativa benefica anche pubblici esercizi cittadini, come l’Enoteca Mediterranea, La forma del libro e La forma del viaggio di via del Carmine, con il 50% del ricavato di un mese di drink venduti, devoluto a sostegno delle attività dell’associazione.
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