Elisa, la ginnasta prestata all’asta che punta ai 3,71 metri

PADOVA. In nazionale pensando a Elena Isinbaeva. In fondo, se Elisa Molinarolo si è presentata per la prima volta allo stadio Colbachini per provare il salto con l’asta, un anno e mezzo fa, è proprio grazie all’esempio della primatista del mondo russa. «Anche lei viene dalla ginnastica artistica, che ha lasciato perché troppo alta: nel mio piccolo mi ci rivedo» racconta la diciannovenne portacolori di Assindustria, veronese d’origine ma ormai da sette anni a Padova. Domani sarà di nuovo in pedana ad Ancona, dopo la medaglia di bronzo vinta pochi giorni fa ai campionati italiani juniores proprio nel capoluogo marchigiano: stavolta Elisa vestirà la maglia azzurra nel triangolare indoor under 20 che coinvolgerà le selezioni di Italia, Francia e Germania. «Quella della ginnastica è stata un’esperienza molto utile: ci sono diversi movimenti simili a quelli che faccio in allenamento nel salto con l’asta e inoltre mi ha dato una notevole capacità di controllo del movimento. Ormai mi alleno solo per l’atletica ma sono ancora la capitana della squadra dell’Ardor e, in caso di bisogno, sono pronta a tornare. Le principali differenze? Nell’atletica hai sempre tre tentativi a disposizione, mentre nella ginnastica ero abituata a non poter sbagliare mai» spiega l’allieva del tecnico Marco Chiarello (pure lui, curiosamente, ex ginnasta) che frequenta il quinto anno del Liceo scientifico sportivo Gymnasium Patavinum. Per lei sarà la seconda presenza in nazionale dopo l’esordio dell’anno scorso. «L’Obiettivo? Salire sopra i 3.70 metri saltati quest’anno». (d.z.)
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova








