Dai francesi a Marchesi, Luca Tegon ora dà luce al “fine dining” veneto
Il trentenne cuoco di Nervesa della Battaglia, dopo tante esperienze stellate da allievo, lancia al GHV Hotel di Creazzo (Vicenza) il ristorante “Wine Room by Luca Tegon, inaugurando uno stile contemporaneo con solide radici nel territorio

E chi l’ha detto che il fine dining sta raschiando il fondo del barile? Meglio dire che chi lo imitava in modo maldestro forse si è smarrito. O magari non ha saputo strutturare in modo sostenibile il suo progetto, con la conseguenza di farlo zoppicare… La riprova? Oggi c’è anche chi va controcorrente e ha scelto il fine dining come orizzonte, senza chiedersi se tale stile è ancora di moda, o no.
Luca Tegon è un esempio in questo senso. E’ un ragazzo del Montello abituato a dare ali ai propri sogni. Coincidenza vuole che sia nato proprio a Nervesa della Battaglia, il luogo dove Francesco Baracca e il suo aereo con il “Cavallino rampante”, poi diventato simbolo della Ferrari, entrarono seppur fatalmente nel mito.

I valori di Tegon sono quelli di quel mondo rurale che va dal Piave alle Prealpi, territorio intriso di identità, di semplicità e di senso di responsabilità. Una bussola che il giovane cuoco non ha perso di vista nemmeno durante le sue varie stagioni in Francia, alla corte di chef blasonati. E nemmeno quando il suo maestro è stato Gualtiero Marchesi.
Lui ha saputo far tesoro di ogni insegnamento, con umiltà e sapienza, come facevano gli allievi dei maestri nelle botteghe di una volta. Sempre con i piedi per terra. La sua occasione è arrivata adesso, a 30 anni,a Vicenza.

C’è lui al centro di un ristorante con le carte in regola per fare bene. E’ il Wine Room by Luca Tegon ed è il locale fine dining nato da poco all’interno del GHV Hotel & Spa di Creazzo. Cucina italiana contemporanea, interpretata con piglio sicuro, creando piatti dove estetica ed equilibrio di sapori sono una cosa sola. Esaltando la materia prima.
Il ristorante si trova a Creazzo, ai piedi dei Berici, vicino al Golf Club Vicenza. Il GHV Hotel & Spa è una realtà 4 stelle Superior che non fa parte di alcuna catena e che coniuga ospitalità,benessere e cucina d’autore. Il Wine Room by Luca Tegon è un ristorante dal design contemporaneo, con qualche nota scanzonata. Seppur intimo e curato. L’Hotel GHV propone anche altri due ristoranti, di taglio diverso: il Convivio Bistrot e il White Bar.

Alla guida della cucina c’è lui, Luca Tegon, il cui percorso professionale ha medaglie che contano: dal Mirazur (*** Michelin) a Mentone al Flocons de Sel (*** Michelin) a Megève, dalla Vague d’Or (*** Michelin) a Saint-Tropez alla Stüa de Michil (* Michelin) a Corvara in Badia, passando per Il Marchesino di Gualtiero Marchesi a Milano.
Una formazione internazionale che ha permesso a Luca di affinare una sensibilità gastronomica rigorosa e al tempo stesso spontanea, legata alla materia prima. «Mi piace partire dal prodotto, non dalla tecnica», svela Tegon. «Ogni ingrediente ha una voce, dobbiamo ascoltarla e accompagnarla, non coprirla». E’ qui che il suo fine dining si smarca da qualsiasi bizzarria.
Il menù degustazione è uno sguardo contemporaneo e un forte legame con il territorio berico,dove la tradizione incontra la ricerca, con un linguaggio sempre nitido.

Alcuni piatti: la tartare di gambero rosso con carciofo croccante, gelatina al Cynar e vinaigrette al limone e miele; il foie gras con broccolo fiolaro, tartufo nero, purea di topinambur e salsa al vino rosso; i ravioli ripieni di sarda di lago con cavolfiore, uova di aringa, consommé delle sue lische e buccia di patata arrostita; il risotto al sedano rapa con castagne, pancetta e salsa vegetale; il filetto di capriolo con cappuccio fondente, mostarda di pere e frutti rossi, fino al fondente al cioccolato con gelato stracciatella e coulisse di melograno. Una cucina equilibrata e armonica che mantiene un forte legame con il territorio, dialogando con i produttori, senza rinunciare alla propria cifra stilistica, fatta di rigore tecnico e di sapori “scolpiti” con precisione.

Il direttore del GHV Hotel & Spa, Riccardo Bacchi Reggiani, considera il ristorante un tassello fondamentale nel percorso di evoluzione dell’hotel. «Wine Room è un progetto che parla al territorio», afferma. «attraverso una cucina contemporanea di forte identità”. Eva Foletto è la sommelier approdata al vino dopo una laurea in storia dell’arte; Loreno Biba è il giovanissimo maitre di sala: piace la loro “complicità” con il cuoco
Il menu degustazione è l’approccio giusto: due i percorsi presentati. Il primo parte da 58 euro. Il ristorante è aperto dal giovedì al sabato, a cena. Luca Tegon ha talento, farà parlare di sé.
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