Allarme smog, due ore in meno di riscaldamento

PADOVA. È stato un Natale di «aria scadente» a Padova. E Santo Stefano non ha fatto eccezione. Il Pm10 continua a sforare i limiti di legge e l’alta pressione è stabile su tutta la regione: per questo la giunta ha deciso di passare alla “fase 2” della lotta allo smog. Dal 2016 i padovani avranno due ore in meno di riscaldamento ogni giorno, l’estensione del blocco delle auto non catalizzate e una serie di bandi per sostituire caldaie e installare sulle auto impianti a metano e gpl. In più si farà il lavaggio delle strade che, secondo il sindaco, abbasserebbe del 10% le polveri nell’aria.
12 ore di riscaldamento. Per combattere lo smog i padovani avranno due ore di riscaldamento in meno. La giunta infatti ha deciso di «ridurre di due ore la durata giornaliera di attivazione degli impianti termici civili». La legge infatti inserisce Padova nella zona E, dove si può tenere acceso il riscaldamento al massimo 14 ore al giorno dal 15 ottobre al 15 aprile. Il provvedimento dell’assessore all’Ambiente Matteo Cavatton abbassa questo limite a 12 ore. Resta valida anche l’ordinanza, varata nell’ottobre scorso, che prevede che la temperatura degli edifici riscaldati da «impianti termici alimentati a combustibilenon gassoso» non possa superare i 19 gradi.
No-kat, si allarga il blocco. Riprenderà dal 4 gennaio, anziché come inizialmente previsto dal 10, il blocco delle auto non catalizzate. Colpiti 71 mila mezzi inquinanti che circolano in provincia di Padova: si tratta dei diesel Euro0, Euro1 e Euro2 e le benzina Euro0 e Euro1. Oltre alle moto immatricolate prima del 2000.
E, diversamente dalla prima fase autunnale, dal 4 gennaio il blocco (sempre dal lunedì al venerdì) avrà un arco temporale più ampio: dalle 8 alle 12 e dalle 14 alle 19.30. Tre ore e mezza in più rispetto a prima, quando era dalle 8.30 alle 12 e dalle 15.30 alle 18. La multa per chi sgarra è di 163 euro.
Libere le Euro3. Tra i provvedimenti di emergenza immaginati a ottobre dall’amministrazione c’era la possibilità di ampliare il blocco alle Euro3 diesel (altri 60 mila veicoli). Ma la giunta ha deciso di non gravare troppo su chi utilizza l’auto soprattutto per andare al lavoro.
I contributi ambientali. Via libera dell’amministrazione a tre bandi di contributi per migliorare l’ambiente. Previsti 50 mila euro per la sostituzione di vecchie caldaie, altri 25 mila euro per la manutenzione di generatori di calore (con un occhio di riguardo alle famiglie meno abbienti) e altri 60 mila euro per chi trasforma la propria auto a benzina con un impianto a gpl o metano, oppure per chi ne compra una nuova.
Il lavaggio strade. Previsto anche lo «spazzamento ad umido delle strade» su cui pero i pareri sono diversi. Per il sindaco abbassa del 10% il livello di Pm10, per Legambiente è «uno spreco di denaro pubblico totalmente inutile».
Gli altri comuni. Quelli di Padova sono provvedimenti in contro-tendenza rispetto alla maggioranza dei comuni della Pianura Padana che hanno deciso di limitare pesantemente il traffico automobilistico. A Milano, e in molti comuni lombardi, è previsto un blocco totale per 3 giorni, a Roma le targhe alterne e a Torino il biglietto unico giornaliero sui bus a 1,50 euro.
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