Auto d’epoca, l’officina-museo di Antonio Regazzo

SELVAZZANO. L’ha voluto chiamare, non a caso, “Parco Chiuso No Stress”. Si tratta di un’officina-museo in via Pelosa a Caselle di Selvazzano dove Antonio Regazzo, medico legale padovano che vive a Rubano e pilota di auto storiche (nel 2012 ha partecipato alla Mille Miglia in coppia con Massimo Finco su Lancia Aurelia B20) nel tempo libero restaura per pura passione moto d’epoca di grande prestigio. I due ultimi gioielli usciti dalle sue abili mani sono un sidecar Harley Davidson del 1925, che ha acquistato anni fa da un motociclista di via Ospedale, ed una elegante “signora” americana di 94 anni: una Henderson modello Cc, costruita nel 1920 nelle officine dei fratelli Henderson di Detroit. “Si tratta, spiega Regazzo, di una delle moto con cui la polizia americana effettuava gli inseguimenti ai gangster di Al Capone. Quando l’ho presa in Germania da un commerciante olandese era fatiscente. La difficoltà maggiore nel rimetterla in funzione è stata quella trovare i pezzi di ricambio anche se oggi per fortuna siamo favoriti da Internet.

Per riuscire e reperire il galleggiante del carburatore sono stato una notte intera davanti al computer. Sono riuscito a soffiarlo ad un collezionista americano. I bulloni passo Umf (il pollice Usa) li ho scovati nelle Officine Vicentine dove riparano i mezzi americani in dotazione alla Nato”. Nel suo Parco Chiuso, dove una volta la settimana invita gli amici, Antonio Regazzo mostra con orgoglio una mountain bike col marchio “Airton Senna”. Si tratta della numero 0001 realizzata dalla ditta Carraro di Selvazzano nel maggio del 1994, un giorno prima che il pilota brasiliano della Formula Uno, che aveva venduto il marchio alla ditta padovana, morisse. Un altro cimelio che lo inorgoglisse e che custodisce con cura è una bici da strada di quasi un secolo fa completamente di legno. Sabato pomeriggio l’officina è stata visitata da alcuni piloti che hanno fatto la storia del rallysmo mondiale. Sandro Munari, campione del mondo nel 1977 con la Lancia Stratos Hf Alitalia è arrivato a bordo della mitica Lancia Fulvia Hf con cui ha vinto una innumerevole serie di corse. Il “Drago” di Cavarzere aveva al suo fianco Ariella Mannucci moglie del compianto navigatore Mario Mannucci con cui ha condiviso numerosi successi. C’erano anche il co-pilota Pietro Sodano, il pilota finlandese Simo Lampinen e l’amico Fabrizio De Checchi.