Il ponte Paleocapa rinasce: completato il restauro del “ponte di ferro” davanti alla Specola
Dopo oltre due anni di lavori e 2,2 milioni di investimento, il ponte Paleocapa riapre al transito. Restaurato elemento per elemento con tecniche ottocentesche, ora raddoppia la portata e torna a mostrare il suo storico profilo

Oltre due milioni di euro di investimento, più di due anni di cantiere e un intervento di precisione quasi chirurgica. Oggi il Ponte Paleocapa torna finalmente al transito pubblico, restituendo alla città uno dei suoi scorci più riconoscibili: quello davanti alla Specola, dove il celebre “ponte di ferro” ottocentesco attraversa il canale con la sua inconfondibile struttura.
Il restauro è stato particolarmente complesso. Il manufatto, realizzato nel XIX secolo con tecniche artigianali, è stato smontato elemento per elemento, restaurato e rimontato secondo criteri conservativi imposti dalla Soprintendenza. La struttura è stata ricostruita rispettando i sistemi originali, compresi i fissaggi dell’epoca: sono stati utilizzati oltre sedicimila chiodi identici a quelli impiegati per la Torre Eiffel.
«Abbiamo realizzato un restauro conservativo di un ponte importante, collocato in un luogo simbolico», spiega l’assessore ai Lavori pubblici Alessandro Bisato. «Siamo intervenuti sulla struttura ingegneristica riportandola all’antico splendore grazie a tecniche specifiche e al lavoro meticoloso delle maestranze».
Alla riapertura era presente anche l’ex vicesindaco Andrea Micalizzi, oggi vicepresidente del consiglio regionale del Veneto, che ha seguito tutte le fasi del progetto. «È il segno di una città che sta cambiando: un’altra opera che si conclude e che disegna una Padova nuova», sottolinea. «Abbiamo affrontato difficoltà significative: il ponte non è costruito in serie, ogni pezzo è diverso e anche il montaggio è stato complesso. Un lavoro certosino, svolto con grande qualità. In dialogo con i residenti abbiamo realizzato anche una passerella provvisoria per mantenere il collegamento pedonale durante i lavori».
Il restauro ha migliorato anche le prestazioni: il limite di portata del ponte passa da 3,5 a 7,5 tonnellate, con limite di velocità fissato a 30 km/h.
I lavori sono stati affidati nel maggio 2023 all’impresa La Porta Industries di Aragona, per un importo di 2,2 milioni di euro. Il caro materiali ha reso necessario un adeguamento dei costi: nei giorni scorsi il settore Lavori pubblici ha riconosciuto ulteriori 78.500 euro, destinati soprattutto alla pista ciclabile lungo riviera Paleocapa. Dopo vari slittamenti – la riapertura era prevista per fine novembre – il cantiere si è concluso a dicembre.
Oggi il ponte Paleocapa torna quindi a nuova vita: colore ripristinato secondo la tinta storica, struttura consolidata, collaudi completati.
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