Piove di Sacco, scoperta banda di predoni italiani

Sono autori di dodici furti in case e negozi, tre arresti compiuti dai carabinieri

PADOVA. I carabinieri del Comando Provinciale di Padova hanno arrestato, alle prime luci dell'alba, 3 pregiudicati italiani, componenti di un sodalizio criminale dedito a furti in appartamento, edifici pubblici ed esercizi commerciali. Sono 12 i colpi contestati messi a segno tra febbraio e giugno 2015.

Gli indagati sono stati raggiunti da un provvedimento restrittivo. Gli arresti sono stati eseguiti dai carabinieri di Piove di Sacco che hanno svolto le indagini sui furti commessi tra febbraio e giugno 2015, nelle province di Padova, Treviso e Venezia. I provvedimenti, come rilevano i militari dell'Arma, sono stati chiesti dal pm Sergio Dini ed emessi dal gip Cristina Cavaggion nei confronti di Marco Berna, 37 anni, di Martellago (Venezia), Francesco Paolo Bonifacio, 43, di Chirignago (Venezia) e Jonathan Causin, 32, di Quarto d'Altino (Venezia), tutti con precedenti e già noti alle forze dell'ordine per reati contro il patrimonio.

Le indagini sono iniziate il 30 giugno scorso con il furto nella piscina «Aquaria» di Piove di Sacco in seguito al quale una pattuglia dell'Arma intercettò e bloccò una Fiat Punto con i tre indagati. A questi ultimi i carabinieri, durante la perquisizione, sequestrarono 600 euro circa (per lo più in monetine), un flessibile, guanti e materiale per il travisamento (sottocaschi e berrettini). La somma di denaro risultò corrispondere a quella rubata nella piscina. I tre finirono in carcere, mentre i carabinieri fecero profondi accertamenti dai quali risultò il coinvolgimento degli indagati in 12 furti.

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