Ponte San Nicolò, custode di Villa Crescente spintonato da un gruppo di ragazzini

L’aggressione è avvenuta ai danni di un operatore della cooperativa incaricata dal Comune di aprore la dimora  di Roncaglia. Il sindaco tuona: «Inaccettabile, ora basta»

Alessandro Cesarato
Villa Crescente a Roncaglia dove è avvenuta l'aggressione
Villa Crescente a Roncaglia dove è avvenuta l'aggressione

Un’aggressione che scuote la comunità di Ponte San Nicolò e riapre il dibattito sulla sicurezza nei luoghi pubblici. È successo nel primo pomeriggio di martedì 24 giugno, intorno alle 15, a Villa Crescente.

Si tratta della struttura comunale di Roncaglia, recentemente riconsegnata alla collettività dopo un lungo intervento di restauro. Un recupero atteso da tempo e che ha restituito alla cittadinanza uno spazio pensato per ospitare momenti di socialità e iniziative culturali.

Un luogo simbolico e strategico per il territorio che, nonostante la vocazione aggregativa e la cura con cui è stato ripensato, non manca purtroppo di essere teatro anche di episodi incresciosi.

L’aggressione

A farne le spese, questa volta, è stato un giovane operatore della Cooperativa Cielo, incaricato del servizio quotidiano di apertura e chiusura dei cancelli della villa. Come ogni giorno, il ragazzo si è recato in bicicletta sul posto. Ad attenderlo, però, ha trovato un gruppo composto da almeno sei giovanissimi che, senza alcun apparente motivo, lo hanno affrontato con modi aggressivi.

Prima le parole pesanti, poi gli spintoni, fino a una vera e propria colluttazione. Il giovane è riuscito a sottrarsi all’assalto e a dare l’allarme, ma all’arrivo dei carabinieri i responsabili si erano già dileguati, facendo perdere le proprie tracce.

Il sindaco: inaccettabile

«Una vicenda inaccettabile» tuona il sindaco Gabriele De Boni «non possiamo tollerare che un luogo simbolico del nostro territorio, pensato e riqualificato proprio per i giovani, diventi ostaggio di un manipolo di piccoli delinquenti annoiati».

Il primo cittadino non usa mezzi termini e annuncia una risposta ferma da parte dell’amministrazione. Al suo fianco l’assessore alla sicurezza, Alessia Gasparin, che conferma come l’episodio non sia isolato. «I volontari che si occupano della custodia della villa ci hanno già segnalato più volte atteggiamenti maleducati, minacce e comportamenti violenti da parte di un gruppo ormai ben conosciuto. È arrivato il momento di intervenire con decisione».

Confronto con i carabinieri e i vigili

Il Comune ha convocato un tavolo tecnico con i carabinieri e la Polizia locale. L’obiettivo è di individuare i responsabili, adottare misure adeguate e ristabilire un clima di serenità.

«Abbiamo recentemente potenziato il sistema di videosorveglianza» spiega ancora il sindaco «con le immagini delle telecamere che saranno ora attentamente analizzate per risalire all’identità dei soggetti coinvolti e garantire che non rappresentino più un pericolo per la comunità. La recente implementazione della rete di videocamere si conferma uno strumento indispensabile per il controllo delle aree pubbliche e per la prevenzione e repressione di episodi come questo». —

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