Ponte San Nicolò, raddoppiano le presenze: arriva la tassa di soggiorno
Lo scorso anno registrati 16.259 arrivi, con una permanenza media di due giorni. Il sindaco De Boni: «Ci allineiamo agli altri Comuni che fungono da appoggio ai capoluoghi»

Arrivi in crescita, presenze raddoppiate a PonteSan Nicolò in pochi anni e un ruolo sempre più evidente e concreto come porta d’accesso a Padova e Venezia. È da qui che parte la proposta della giunta di introdurre anche in città l’imposta di soggiorno, allineandosi ai Comuni della cintura urbana che già la applicano. La decisione dovrà passare in consiglio comunale, che sarà chiamato a esprimersi sul regolamento e sull’avvio del nuovo tributo.
Le presenze
Secondo i dati ufficiali della Regione riferiti al 2024, il territorio sannicolese ha registrato 16.259 arrivi, di cui 10.215 italiani e 6.044 stranieri, nel 2025 un totale di 27.808 presenze (18.238 italiane e 9.570 straniere). Con una permanenza media di due giorni, il trend costantemente in aumento conferma come Ponte San Nicolò sia diventato un punto strategico per chi sceglie Padova e le città vicine, preferendo costi più contenuti rispetto ai capoluoghi.
La proposta
La proposta elaborata dalla giunta prevede un’imposta – da definirsi – fino a 5 euro a notte, da applicare a chi pernotta in alberghi, B&B, affittacamere e locazioni brevi. Sono invece esclusi residenti, minori di 16 anni, persone con disabilità non autosufficienti e loro accompagnatori, malati in terapia, autisti e accompagnatori turistici, nonché forze dell’ordine e Protezione civile impegnati per servizio.
L’imposta potrà essere prelevata solo per le prime 15 notti consecutive. La bozza di regolamento in esame stabilisce anche gli obblighi per gestori e host. Tra questi la registrazione nel portale comunale, riscossione dell’imposta dai clienti e versamento trimestrale al Comune.
Per le locazioni brevi, comprese quelle gestite tramite portali online, a riscuotere e versare sarà l’intermediario, che dovrà anche inviare i dati delle presenze.
Sulla scelta interviene il sindaco Gabriele De Boni. «È una scelta con la quale ci allineiamo ai comuni della cintura urbana», dichiara spiegando la ratio della proposta, «che fungono da appoggio per i turisti che raggiungono il capoluogo. Il nostro territorio, in base ai dati reperiti sul sito della Regione per l’anno 2024, è stato interessato da un movimento turistico che ha visto 16.259 arrivi e 27.808 presenze. Un trend in crescita rispetto alle annualità precedenti che ci impone una riflessione sull’istituzione della tassa di soggiorno. Questa possibilità aumenterà certamente il gettito e ci consentirà di realizzare iniziative a beneficio di tutta la nostra cittadinanza».
La parola al Consiglio
Se il consiglio comunale approverà il regolamento, la nuova imposta diventerà operativa dal primo giorno del secondo mese successivo alla pubblicazione sul sito del ministero dell’Economia e delle Finanze. Un cambiamento che non riguarda i residenti, ma che punta a trasformare il flusso turistico in risorse utili per migliorare il territorio. —
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