Un’ora di sciopero per Simone, impiccatosi dopo il licenziamento

Decisione votata all’unanimità nell’affollata assemblea dei dipendenti Ivg Colbacchini: sarà l’ultima di ogni turno di lavoro
DORO-FOTOPIRAN-CINTO EUGANEO-FUNERALE SIMONE SINIGAGLIA FONTANAFREDDA
DORO-FOTOPIRAN-CINTO EUGANEO-FUNERALE SIMONE SINIGAGLIA FONTANAFREDDA

CERVARESE SANTA CROCE. Un’ora di sciopero, l’ultima di ognuno dei due turni di lavoro della giornata di mercoledì 5 febbraio e del turno dei giornalieri in segno di protesta contro l’azienda per come ha gestito il caso del lavoratore Simone Sinigaglia. Il quarantenne che si è suicidato due ore dopo aver ricevuto dalla Ivg Colbacchini di Cervarese Santa Croce, per la quale lavorava da una decina d’anni, la lettera di licenziamento, decisione motivata dall’utilizzo improprio dei permessi previsti dalla legge 104.

Assenze che il dipendente che abitava con gli anziani genitori sui Colli Euganei, nella frazione di Valnogaredo di Cinto Euganeo, utilizzava tre volte al mese per assistere l’anziana zia disabile.

Lo sciopero è stato deciso all’unanimità  al termine di un’affollata assemblea generale che si è tenuta nella sala mensa dello stabilimento, in via Roma a Fossona, alla presenza della Rsu e dei segretari provinciali delle organizzazioni sindacali di categoria: Sergio Polzato della Femca Cisl e Luca Rainato della Filctem Cgil.

L’Ivg Colbachini ai sindacati: «Suicidio non connesso al licenziamento»
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«La partecipazione all’assemblea dei lavoratori Ivg degli stabilimenti di Fossona e Montemerlo è stata totale», fanno sapere i due sindacalisti.

«Molti dipendenti sono ancora sotto choc per quanto accaduto quel tragico pomeriggio di due settimane fa. Domani i componenti la Rsu Ivg si recheranno nel cimitero di Fontanafredda di Cinto Euganeo, quando saranno tumulate le ceneri del compianto collega di lavoro. Nei prossimi giorni sarà aperto con l’azienda un tavolo di confronto a 360 gradi sulla scelta fatta dalla direzione di licenziare Sinigaglia, dopo averlo fatto pedinare per mesi da un investigatore privato. Una pratica che contestiamo e che molte aziende stanno adottando nei confronti dei dipendenti che beneficiano della 104. Come se fossero degli irresponsabili approfittatori. È ora di finirla con questi metodi, queste persone hanno dei grossi problemi familiari, come li aveva Sinigaglia».

Operaio appena licenziato si impicca a un albero
Simone Sinigaglia con il suo cane

Non si sa ancora se la famiglia del lavoratore avvierà una vertenza legale nei confronti della ditta dove da 24 anni lavora il fratello Davide. Simone quel pomeriggio, prima di avviarsi verso il canale Gorzone, il posto dove era solito andare a pescare e dove s’è suicidato, aveva scelto di non avvisare della decisione della Ivg il sindacato, come gli era stato consigliato. «Quando ho saputo dal fratello del licenziamento ho atteso che si facesse vivo per dirgli come si doveva comportare e soprattutto di inviarmi la lettera di licenziamento che avremo impugnato», spiega Polzato. «Non sentendolo gli ho mandato un messaggio sul telefonino ma non ho ricevuto risposta. Era troppo tardi, purtroppo aveva già preso la decisione». ––


 

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